Il sindaco di Piedicavallo, Carlo Rosazza Prin, incontrerà venerdì 15 aprile il Consiglio d’amministrazione di Cordar, dopo che i cittadini si sono lamentati a seguito delle bollette troppo “pesanti”. Tutto ruota attorno al fatto che, in paese, non ci sono contatori dell’acqua. Così se prima pagavano annualmente il corrispettivo di 65 metri cubi, adesso, dopo la decisione presa l’anno passato dal servizio, si passa a 165 per unità abitativa, facendo lievitare enormemente i costi.
“Un forfait – commenta il primo cittadino – che va contro quanto previsto dalla normativa, che prescrive 73 metri cubi d’acqua annui a persona. Per questo voglio incontrare i vertici di Cordar, anche per discutere con loro del discorso autocertificazione, che non può essere richiesta annualmente ai nostri abitanti. A tale proposito proporrò l’idea che sia il Comune a inviare eventuali variazioni anagrafiche al servizio”.