Riceviamo e pubblichiamo
"Apprendiamo dai giornali locali che una insegnante di religione si pone una secondo noi importantissima domanda: “Non ho mai capito perchè durante l’ora di religione qualcuno debba essere lasciato fuori dalla classe”. In quanto associati all’UAAR riceviamo volentieri la domanda e proviamo a contribuire nel trovare una risposta e una possibile soluzione. Vorremmo innanzitutto far notare che, in base ai Patti Lateranensi, l’insegnamento è quello della religione Cattolica, non di tutte le religioni. Anche volendo credere che lei insegnerà effettivamente la storia delle religioni in modo obiettivo (la sua nomina viene consigliata ed approvata dalla curia …) chi può garantire ad un genitore non cattolico che sarà sempre così? Cosa succederebbe se lei dovesse cambiare idea, oppure più semplicemente essere malauguratamente sostituita durante l’anno e la persona che la sostituisce dovesse scegliere di seguire la legge (ossia il suddetto Patto Lateranense)? A quel punto il genitore non cattolico, che ha firmato un documento dove autorizza il figlio/a a frequentare (e ricevere voti) l’ora di religione, cosa potrebbe fare? Ritirare il figlio dall’insegnamento di tale materia (rischiando la bocciatura)? Capisce che, stante la legge attuale, il suo tentativo di “non lasciare fuori nessuno dalla classe” è non solo inutile, ma anche dannoso in prospettiva? Vorremmo anche sottolineare il fatto che “qualcuno può essere lasciato fuori dalla classe” grazie alle modifiche dei Patti Lateranensi firmate da Craxi.
E, per poter ottenere quantomeno la possibilità per un non cattolico di non dover far partecipare il figlio alle lezioni, ha dovuto contrattare con le autorità ecclesiastiche l’inizio dell’insegnamento, che è passato dalle elementari alla materna. Un enorme passo indietro per ottenere un enorme passo in avanti. Quindi ringraziamo che si possa lasciar fuori qualcuno dalla classe. Invitiamo l’insegnante, stante il fatto che quanto scritto nell’articolo sia vero, ad unirsi all’UAAR per ottenere l’abolizione dell’insegnamento della religione cattolica e magari sostituirla con l’insegnamento della storia delle religioni (come da lei auspicato). Fatta però da un laureato in storia e non consigliato e confermato dalla curia della diocesi in cui la scuola si trova (curia la quale ha anche il potere di rimuovere l’insegnante in ogni momento)".