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ATTUALITÀ | 22 aprile 2019, 18:11

Animalisti e Legambiente contro il circo a Biella: "Animali sfruttati per spettacoli crudeli e anacronistici" FOTO

Dal 19 al 28 aprile staziona in città il Circo Rolando Orfei, il quale "si caratterizza, anzi si vanta, di realizzare alcune delle proprie esibizioni con la presenza di animali" precisa Marchisio. Anche comune e Asl, tirati in ballo da Vassallo, sarebbero rei di non far rispettare la legge. Oltre una trentina di manifestanti davanti all'entrata del circo.

Animalisti e Legambiente contro il circo a Biella: "Animali sfruttati per spettacoli crudeli e anacronistici" FOTO

"Il circo è sinonimo di prigionia a vita, uno spettacolo senza animali vuol dire educazione, rispetto, divertimento. Dobbiamo lasciarci alle spalle simili crudeltà". La protesta pacifica è avvenuta, nel giorno di Pasqua, davanti all'entrata del circo Rolando Orfei da parte di Legambiente e Meta (movimento etico tutela animali e ambiente). Al silenzioso sit in, in piazza Cerruti a Biella, hanno preso parte oltre 30 persone, di tutte le età, tra le quali i rispettivi presidenti dei movimenti, Alessandra Marchisio e Valerio Vassallo cercando di illustrare la contrarietà dell'utilizzo degli animali al circo. Dal 19 al 28 aprile staziona in città il Circo Rolando Orfei, il quale si caratterizza, "anzi si vanta, di realizzare alcune delle proprie esibizioni con la presenza di animali".  

"I circhi possono essere un bellissimo luogo di svago e divertimento -precisa Alessandra Marchisio-, ma l’utilizzo degli animali li rende spettacoli crudeli, insensibili, decisamente anacronistici. Nulla della loro vita rispetta il proprio benessere: costretti a compiacere un pubblico pagante, sottoposti a condizioni totalmente contrarie alla loro natura, in luoghi chiaramente ostili (gabbie spesso anguste, lunghi viaggi in camion per spostarsi da un luogo all’altro) e obbligati a comportarsi come 'robot' dopo lunghissime e stressanti esercitazioni forzate". Ognuno dei manifestanti, quasi tutti biellesi, teneva in mano un cartello di protesta. A controllare le forze dell'ordine (polizia e carabinieri) dalle 17 alle 21 che hanno permesso l'insediamento del presidio a pochi metri dal perimetro circense.

"I motivi di questa nostra manifestazione sono tanti -precisa Valerio Vassallo-. Dal punto di vista etico il circo, nato per i bambini, oggi è diseducativo. Si insegna loro a vedere gli animali come oggetto di divertimento. I circensi dicono di trattare bene gli animali ma non basta mettere un ramo per definirlo arricchimento ambientale. Se una persona qualsiasi si facesse un giro vicino alle gabbie, vedrebbe gli animali andare avanti e indietro, girare su sé stessi; questo è un chiaro sintomo di malessere. Senza tralasciare il rispetto delle leggi. La superficie in ghiaia dovrebbe essere trattata ma per problemi economici non viene mai eseguito tale lavoro, quindi il comune dovrebbe dare aree idonee destinate, purtroppo, ai circensi. I controlli dei veterinari dell'Asl avvengono solo su certificazioni Cites (commercio internazionale delle specie di fauna e flora selvatiche minacciate da estinzione) senza il benessere degli animali. Noi a Biella, come in altre città, non abbiamo un esperto in comportamento e quindi questi animali viaggiano su un camion, carrozzoni, gabbie, tendoni. Quella è la loro vita". 

Lottare esclusivamente per costruire un mondo migliore compresa l'abolizione del circo, uno spettacolo ormai diventato per pochi. In effetti tanti sono gli spettacoli senza animali. Si può ridere e divertire ugualmente e si lascerebbero leoni, tigri, elefanti, per fare un esempio, nel loro habitat naturale. "Ormai si rende necessario il mutamento di tale tradizione, lasciandosi alle spalle questi spettacoli crudeli -conclude Marchisio-. Noi continueremo a manifestare finché non vedremo l’evolversi di civiltà e sensibilità in questi luoghi, per creare qualcosa di veramente divertente e al contempo rispettoso della vita altrui". 

Fulvio Feraboli

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