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EVENTI | 01 marzo 2020, 07:40

Il biellese Imer Guala tra gli artisti di Vegetalia

Con “Vegetazione pietrificata”, il pittore di Cossato, scomparso nel 2014, sarà uno degli 85 protagonisti della mostra collettiva dedicata agli alberi, fiori e frutti in programma dall'8 marzo al 5 aprile a Casted’Ario di Mantova

Imer Guala - Foto Associazione Culturale Imer Guala

Imer Guala - Foto Associazione Culturale Imer Guala

Il pittore biellese Imer Guala figura tra gli 85 artisti della mostra collettiva VEGETALIA tra Alberi, Fiori e Frutti, prevista a Casteld’Ario, Mantova, dall’8 marzo al 5 aprile. La tela di Guala, “Vegetazionepietrificata”, tecnica mista su tela, del 1978, eseguita nello studio milanese, è l’opera che la Associazione Culturale Imer Guala ha scelto per rappresentare l’artista cossatese scomparso nel 2014. VEGETALIA si terrà presso la CASA MUSEO SARTORI a Castel d’Ario ed è a cura di Arianna Sartori. E’ una mostra collettiva che raccoglie opere di artisti contemporanei, ispirate alla natura. “VEGETAZIONE PIETRIFICATA” appartiene ad unacollezione privata e fa parte di un periodo in cui l’artista indaga su vari aspetti della natura.

Marco Zerbola, critico d’arte, conoscitore dell’opera di Imer Guala si è espresso così:......In una stanza a cielo aperto crescono anomali vegetali, difformi per colore estruttura. Tra Max Ernst, Gino Paoli ed echi di Frank O’Ghery, Imer Guala regala allo spettatore un enigmatico dipinto, tra le sue rare opere di sola natura. Si fonde, in questa immagine, lo spirito tradizionalmente surrealista, ma “ripulito” dalla angoscia, delle foreste Ernstiane, la dimensione leggera della musica e il senso di destrutturazione, tipico dell’architetto canadese. Inconsapevolmente, Guala costruisce realtà multiple che non danno risposte, ma che pongono domande. È la traduzione visiva della molteplicità del reale che si unisce all’irreale, è la visualizzazione delle idee inconsce che solo l’arte può concretizzare, è la trasposizione iconografica della polisemia. Forme, colori e spazi,a seconda di come li osserviamo, acquisiscono valori multipli: sono analogie che si concatenano in una infinità di possibili significati di cui nessuno è prevalente o assoluto. Forse, è solo una foresta, presso la quale è transitata Atena con il suo scudo su cui spicca l’effige della terribile Medusa! Così, alle già tante suggestioni che questo quadro ci comunica, associamo anche il mito, tanto caro al pittore biellese. O è Pier delle Vigne che chiede a Dante di ricordare all’umanità che non è stato un traditore! E altre domande si affastellano nella nostra mente davanti a questa strana chimera pittorica.“[…]

Guardo le bianche rocce le mute fonti dei venti

E l’immobilità dei firmamenti

E i gonfii rivi che vanno piangenti

E l’ombre del lavoro umano curve là sui poggi algenti

E ancora per teneri cieli lontane chiare ombre correnti

E ancora ti chiamo ti chiamo Chimera.”

Dino Campana

Imer Guala (Cossato. Biella, 1926 – Sordevolo, Biella, 2014) cossatese d’origine, frequenta da ragazzo il laboratorio di Italo Briasco, scultore e intagliatore e di Luigi Boffa Tarlatta, pittore e docente all’Albertina di Torino. Nel 1946 ottiene a Biella il “Primo Premio” alla mostra nazionale Giovani Pittori. Dopo il viaggio in Africa nel 1958, Guala soggiorna a Nizza e a Parigi e conosce Jean Cocteau. In seguito si trasferisce a Bruxelles e incontra Paul Delvaux. In Italia, Guala frequenta Torino e Roma, dove incontra Corrado Cagli e Giorgio De Chirico. Numerosi i riconoscimenti e i premi che riceverà e oltre ottanta sono le mostre personali che allestirà, tra qui quelle internazionali del 1988 alla Columbia University di New York e del 1994 a La Maison dell’Avana. Ultima mostra personale “LA DOPPIA REALTA’” a Biella, al Museo del Territorio Biellese nel 2008.

Postuma è invece la mostra “IMER GUALA. TACCUINO DI VIAGGIO. Memorie e Segni d’Africa 1958 Kenya, Tanganika, Uganda del 2017 alla Madonna della Vittoria in Mantova. La mostra trae origine da un ritrovamento di dipinti, fotografie e appunti inediti che documentano il viaggio dell’artista in Africa, al seguito di una spedizione di Angelo Lombardi 

www.imerguala.com

Per Informazioni su Imer Guala:

Associazione Culturale Imer Guala, associazioneculturale@imeguala.com

Elisabetta Bodrito Guala, elisabetta.bodrito@gmail.com, 333 995 5007

Chiara Guala, guala@pubblieco.it, 335 622 3837 - 015 855 5713

Progetto Scientifico

Titolo mostra: VEGETALIA tra Alberi, Fiori e Frutti

Sede: Casa Museo Sartori

Luogo: Castel d’Ario (Mn), via XX Settembre, 11/13/15

Inaugurazione: Domenica 8 Marzo 2020, ore 11.00

Interventi all’inaugurazione: Arianna Sartori, curatrice della mostra e del catalogo / Beniamino Morselli,Presidente Provincia di Mantova / Daniela Castro, Sindaco di Castel d’Ario / Maria Gabriella Savoia di Casa MuseoSartori

Durata: dall’ 8 Marzo al 5 Aprile 2020

Idea e progetto: Adalberto Sartori

Mostra e catalogo a cura di: Arianna Sartori

Testo critico in catalogo: Maria Gabriella Savoia

Catalogo: Archivio Sartori Editore, Mantova

Progetto espositivo e allestimento: Stefano Bosi

Organizzazione: Associazione Culturale Casa Museo Sartori, Castel d’Ario

Orario: Sabato 15.30-19.00 - Domenica 10.00-12.30 / 15.30-19.00.

Ingresso: libero.

Info: Tel. 0376.324260

Con il patrocinio di:

Regione Lombardia nella figura del Assessore all’ Autonomia e Cultura Stefano Bruno Galli

Provincia di Mantova nella figura del Presidente Beniamino Morselli

Comune di Castel d’Ario nella figura del Sindaco Daniela Castro

FAI Delegazione di Mantova

Parco del Mincio

Ecomuseo della risaia, dei fiumi, del paesaggio rurale mantovano

Terra Crea - Museo d’arte ceramica di Castel d’Ario

Pro Loco Castel d’Ario

Sponsor: BCC Cassa Rurale ed Artigiana di Rivarolo Mantovano

Sponsor tecnici: Cantine Lebovitz srl – Governolo (Mn) / Mail Boxes etc – Mantova / Parmigiano Reggiano - Sezione di Mantova –Pegognaga (Mn) / Salumificio Merlotti - Marmirolo (Mn) / Trattoria “Al Macello” - Castel d’Ario (Mn).

Comunicato Stampa Associazione Culturale Imer Guala - a.b.

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