96a adunata Alpini a Biella

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CRONACA | 26 febbraio 2014, 09:09

Rinviato il processo per omicidio colposo ai lanificio Botto Giuseppe.

Si terrà il 6 giugno l'udienza per la morte del tecnico di Saronno schiacciato dal carrello elevatore.

Dopo l'audizione degli ultimi periti e dei primi testi della difesa, è stato rinviato al prossimo 6 maggio, il processo che vede imputati di omicidio colposo Ferdinando Botto Poala, 42 anni, di Biella, amministratore del lanificio Botto Giuseppe con delega alla sicurezza e all'igiene sul lavoro; Luciana Prato, 70 anni, di Saronno, datrice di lavoro della vittima (Alessandro Oppizzi, 41 anni, di Milano); e Giancarlo Padovani, 81 anni, di Paderno Dugnano. L'infortunio mortale era avvenuto il 19 febbraio del 2008, quando il tecnico era arrivato in azienda per verificare il funzionamento di un carrello del magazzino. Terminato il lavoro, era rientrato per recuperare uno strumento, finendo schiacciato tra il meccanismo semovente e la volta dello stabilimento. Nel corso dell'udienza di oggi, è stato sentito uno degli operai che per primi soccorsero Alessandro Oppizzi, che ha spiegato come il carrello dovette essere smontato per liberare il corpo. Il comando manuale, infatti, non era riuscito a sbloccarlo. Ha comunque confermato che il movimento dei tre carrelli, in funzione nel magazzino, poteva essere comandanto e fermato da ben tre computer.

r.r.

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