E' durato più di due ore l'incontro pubblico sul tema dell'Immigrazione e dell'Accoglienza che si è tenuto venerdì sera, 4 marzo, nella Scuola Elementare di Ronco Biellese. Promosso dal sindaco di Ronco, Carla Moglia, e dal vice prefetto, dr. Davide Garra, aveva lo scopo di rassicurare la cittadinanza (anche quella del Comune di Zumaglia, che ospiterà cinque migranti) dopo che si è diffusa la notizia dell'arrivo in paese di 15 richiedenti asilo.
È stata la possibile collocazione di questi ultimi in frazione Vercellino del Comune di Ronco a creare molta preoccupazione e altrettanto malumore tra la gente. Al tavolo dei relatori era presente anche Andrea Triverio, direttore di Pacefuturo, Associazione di Pettinengo che dovrà occuparsi dei migranti in quanto vincitrice del bando pubblicato dalla Prefettura di Biella.
In sala, mescolati tra i presenti, “gli stati generali” della politica biellese, o almeno di una parte di essa. Michele Mosca e Giacomo Moscarola per la Lega Nord, Andrea Delmastro e Davide Zappalà per Fratelli d'Italia. In prima fila, di fronte al tavolo dei relatori, come residente di Ronco, anche l'ex sindaco di Biella, Dino Gentile. “I migranti sul nostro territorio, provenienti dagli sbarchi e non, ci vengono imposti dal Governo Nazionale. – ha spiegato Garra – Sprovvisti di mezzi finanziari e richiedenti asilo vengono automaticamente inseriti in tutte le procedure di accoglienza e lo Stato se ne fa carico, anche indirettamente, attraverso centri di accoglienza supplementari individuati in operatori associativi selezionati attraverso un bando pubblico. Sono 500, compresi gli ultimi arrivi, i migranti presenti sul territorio biellese. L'ultimo bando della Prefettura di Biella prevede una copertura economica per eventuali, ulteriori arrivi di 250 persone circa”.
“Ronco è un paese che dell’accoglienza fa un segno distintivo, e nessuno si tira indietro se occorre aiutare i migranti, – ha puntualizzato Dino Gentile, riprendendo il concetto espresso in apertura da Carla Moglia – ma la sistemazione di circa 15 persone in frazione Vercellino è assolutamente incompatibile. Non possiamo sistemare i migranti in quella casa: ci sono famiglie con bambini nel vicinato e sorgerebbero problemi di sicurezza. È una situazione di disagio insostenibile per chi abita lì. Le scelte non si devono imporre dall'alto ma devono essere condivise con la gente”.
Molti sono stati i cittadini a chiedere e ottenere la parola per esprime disappunto, rabbia e angoscia. “Non siamo contrari all’accoglienza, – ha precisato Alessia, mamma di 4 figli, la cui abitazione si trova di fronte a quella individuata per ospitare i migranti – ma il buon senso potrebbe far capire che 15 migranti sono troppi e io ho paura”. Andrea Trivero, di PaceFuturo, ha cercato di spiegare ai presenti come funziona il lavoro svolto dall'Associazione che rappresenta ma il suo intervento è stato coperto e interrotto dalle contestazioni del pubblico, che lo hanno costretto a desistere.
A gettare altra benzina sul fuoco ci hanno pensato sia Moscarola che Delmastro. Del tutto fuori programma il siparietto tra quest'ultimo e il vice prefetto Garra. Il leader biellese di Fratelli d'Italia ha infatti sostenuto la tesi secondo cui non sia vero che non è possibile trovare soluzioni alternative rispetto a quelle prospettate dalla Prefettura di Biella. Moscarola, rivolgendosi al pubblico, ha rincarato la dose, sostenendo che “dovete fare le barricate e se lo farete noi della Lega saremo con voi”.