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SPORT | 23 luglio 2016, 08:00

Andrea Bello, l'allenatore dei runners biellesi FOTOGALLERY

Ex atleta e ora tecnico, tra gli altri, di Elena Romagnolo, Nadia Ejjafini e Valentina Costanza: "L'esperienza mi ha fatto capire tante cose - dice a Newsbiella - errori compresi. Sapere come funziona il corpo umano fa la differenza. In tanti mi chiedono consigli, l'importante è non avere fretta"

Andrea Bello, l'allenatore dei runners biellesi FOTOGALLERY

Se la corsa significa impegno e fatica, l'allenamento è certamente qualcosa che va oltre. Perchè prepararsi ad impegni agonistici richiede sacrifici che poi culminano in una gara e nei risultati conseguenti. Quando si parla di allenatori biellesi di alto livello, il nome di Andrea Bello è il primo della lista. Tecnico Fidal dalla grande esperienza, ha portato Nadia Ejjafini e Elena Romagnolo alle Olimpiadi. Ora è uno dei punti di riferimento per la preparazione di tanti podisti. Uomini e donne di grande livello, ma anche atleti che si affidano a lui per avere preziosi consigli o allenamenti personalizzati per migliorarsi e per provare a gareggiare sempre meglio, ovviamente cercando di stare bene sotto tutti i punti di vista.

"Ho corso per tanti anni prima di fare l'allenatore - spiega Andrea Bello a Newsbiella - ho gareggiato nelle giovanili, per arrivare a correre a livello professionistico nel 2000. Prima nel Cus Torino, poi sono entrato in Polizia nel gruppo delle Fiamme Oro, tornando poi nella mia prima società negli ultimi due anni di agonismo. Ho spaziato dagli 800 fino ai 3000 siepi con puntate sui 5000. Nelle siepi ho raccolto diversi riscontri e soddisfazioni che però ho interrotto nel 2004 a causa di un infortunio al tendine d'achille. Direi che per un decennio sono stato tra i migliori in Italia nella categoria, ho vestito quattro volte la maglia della nazionale correndo con talenti di grande spessore. Negli ultimi anni avevo già iniziato a dare qualche consiglio a un po' di persone che mi accompagnavano ad allenarmi". 

L'esperienza accumulata gli ha poi consentito di proseguire e diventare allenatore, tra gli altri, di Valentina Costanza, Nadia Ejjafini, Elena Romagnolo, Francesco Bona, Stefania Biscuola: "Proprio l'esperienza ti fa capire tante cose - afferma - errori compresi. Posso dire che per gli allenatori ci sono stati grandi sviluppi e numerosi studi nell'ultimo ventennio avendo un accesso illimitato a tante fonti. Sapere, ad esempio, come funziona il corpo umano fa la differenza. Dunque è necessario tenersi aggiornati per fare sempre meglio".

Nell'allenamento di uomini e donne ci sono differenze: "Allenando le ragazze ci sono implicazioni relazionali e psicologiche, devi capire la possibile resa di ognuno di loro. Ho portato ad un buon livello tre-quattro donne ed è stato anche più facile. Ci vuole la tattica giusta per tenerle tranquille". Tante le soddisfazioni: "Elena Romagnolo è stata due volte finalista olimpica, anche Nadia Ejjafini ha partecipato alle Olimpiadi. A livello tecnico la partecipazione ai Giochi di Londra di entrambe è stata la mia più grande gioia".

Nel 2016 il Biellese è rimasto fuori dall'evento a cinque cerchi di Rio: "Elena ha scelto di diventare mamma, idem Nadia che ha avuto la seconda figlia. Hanno fatto altri percorsi, per altre c'era forse la possibilità di andare agli Europei di Amsterdam. Ma ritengo che il nostro movimento stia bene, penso che il nostro territorio sia privilegiato in termini di atleti di valore".

I consigli di Andrea Bello sono determinanti anche per numerosi podisti locali, in particolare iscritti al Biella Running, con il quale il tecnico collabora: "Ci sono molti amatori che mi chiedono aiuto, ma bisogna accertarsi di essere in una condizione fisica che ti permetta di fare certi sforzi, svolgendo una preparazione graduale nei chilometri e nella qualità, senza avere fretta. Il mio metodo di lavoro? Non applico lo stesso sistema a più di due o tre atleti, seguo una gradualità e cicli di programmazione annuale. Porto avanti diverse tipologie di allenamento in un mondo sempre più ampio". 

La corsa, infatti, va sempre più di moda: "La curiosità ha cominciato a crescere - spiega Andrea Bello - ormai se non fai neanche una maratona non sei nessuno...ci sono pochi podisti che scelgono di fare programmazione a lungo termine. Il male è che se non segui determinate 'tabelle' puoi avere problemi di salute. L'amatore che si sa gestire incontra meno problemi. Con Biella Running lavoriamo proprio su questi aspetti e l'invito è quello di affidarsi, se possibile, a qualcuno di esperienza".

l.l.

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