"È stato un colpo di fulmine. Fino a qualche anno fa non sapevo cosa significasse fare il liutaio, ora ho aperto un mio laboratorio ottenendo l'eccellenza artigiana della Regione Piemonte. Un mestiere che ti mette in contatto con persone interessanti e che ti fa capire il processo musicale di un artista". Alessio Guarnieri ha 30 anni e, dal 2014, ha avviato a Vigliano un'attività non comune ma fondamentale per il mondo della musica, ovvero una liuteria. Un mestiere antico, che ebbe un gran fermento nel Rinascimento, e che consente a strumenti a corda e a pizzico di riprendere vita attraverso l'arte e la tecnica, rimasta quasi immutata, della progettazione, della costruzione e del restauro. Il nome deriva dal liuto, strumento a pizzico molto usato fino all'epoca barocca. E pensare che Alessio ha scoperto tutto per puro caso: "Ho studiato chimica tintoria ma ho capito che non era quella la mia strada - afferma a Newsbiella - ho cominciato a capire cos'era una liuteria quando mi hanno accompagnato in un laboratorio di Borgomanero, che mi ha folgorato, e poi ho saputo che a Milano c'era una scuola specializzata a numero chiuso. Sono riuscito ad entrare, così ho lasciato il lavoro per iniziare i quattro anni di lezioni che si dividono tra teoria e pratica. Al termine ho fatto richiesta per lavorare in una bottega di Desenzano del Garda dove, grazie a Mirko Borghino, mi sono specializzato nelle chitarre jazz. Nel settembre 2014 ho aperto il mio laboratorio con tanto di simbolo legato al territorio. Il cervo, dal nome dell'omonimo torrente".
Alessio si occupa di chitarre, in un mondo che gli consente di esplorare diversi strumenti fino a quando non sceglie di occuparsi delle "acustiche", vere e proprie compagne di viaggio per i musicisti più blasonati. Tra costruzioni e riparazioni, il lavoro non manca anche se i primi anni sono serviti ad investire sul progetto e a farsi conoscere oltre la provincia biellese. Ora, tra la cura di un assetto, la modifica dell'altezza delle corde, la manutenzione del legno e il recupero di antichi apparecchi musicali, si cominciano a vedere dei buoni frutti nonostante una burocrazia poco "amica": "È una scuola continua - spiega - che ti permette di lavorare sulla personalizzazione e sulle esigenze specifiche che uno strumento proveniente da una produzione industriale non può dare. È come cucire un abito su misura, ma per il musicista". Uno dei "vestiti" che potrebbe presto prendere forma riguarda Marcus Eaton, chitarrista americano che ha suonato con David Crosby. Tra Alessio e l'artista statunitense è nata un'amicizia durante un Festival musicale che si trasformerà in un progetto artistico: "Lui mi ha influenzato molto con le sue idee, nel 2018 faremo qualcosa insieme".
Un lavoro solitario che può costringere a trascorrere tante ore nel proprio laboratorio. Eppure le conoscenze non mancano "perchè è possibile vedere un concetto di musica molto diverso dal proprio". Alessio è pronto ad ulteriori sacrifici: "Sono ancora in una fase difficile anche se le richieste di lavoro aumentano. Certo, è impensabile puntare soltanto sulla clientela della zona".
La musica fa parte, da sempre, della sua vita. Con una preferenza particolare: "Mi piace ascoltare di tutto - conclude - anche se ho un debole per Joe Bonamassa, chitarrista e cantautore statunitense".