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CRONACA | 11 maggio 2018, 07:00

Migranti lavoratori irregolari all'ex Coggiola. Lega: "Necessari provvedimenti della Prefettura"

Migranti lavoratori irregolari all'ex Coggiola. Lega: "Necessari provvedimenti della Prefettura"

La vicenda partì su Newsbiella, nel marzo del 2017, con la segnalazione di un cittadino che vide un via vai di persone, in particolare extracomunitari, nei pressi dell'ex albergo Coggiola di via Cottolengo a Biella, divenuto poi centro d'accoglienza gestito dalla cooperativa sociale vercellese Versoprobo. In quel periodo si effettuavano lavori di ristrutturazione all'interno della struttura sulla cui regolarità cercò di fare luce lo Spresal. Dalle successive indagini dei Carabinieri dell'Ispettorato del Lavoro, nei giorni scorsi, è emerso l'utilizzo irregolare dei migranti: sei su sette "in nero" che sono costati una multa ai responsabili di 15mila euro. Da ulteriori fonti sarebbe emerso che solo due migranti irregolari si riferiscono ai lavori del Coggiola mentre altri quattro, sempre ospiti in una struttura della Versoprobo, riguardano un altro impiego. Dunque il trasgressore individuato, cioè il "responsabile in solido" risulta essere il rappresentante della cooperativa. Quest'ultima aveva già sottolineato che la responsabilità dei lavori era della ditta a cui erano stati affidati, cioè "adempiere agli obblighi di legge previsti in materia, cosa che peraltro è già stata fatta". Versoprobo potrà fare ricorso in merito.

Del caso si occupò il Giornale con un'inchiesta dalla quale erano emerse ammissioni da parte delle stesse persone coinvolte nei lavori, per lo più come muratori. Versoprobo, società di Vercelli che nel tempo ha aperto ventidue centri di accoglienza per immigrati in diverse zone dell Paese, ha partecipato anche all'ultimo bando della Prefettura di Biella per accogliere 700 nuovi migranti.

Ed è proprio alla Prefettura cittadina che la Lega chiede provvedimenti: "Grazie al nostro intervento è stata smascherata l’attività illecita di cui si è resa protagonista la cooperativa che gestisce il centro migranti - affermano Giacomo Moscarola, consigliere comunale di Biella e il segretario provinciale Michele Mosca - riteniamo che quanto accaduto sia veramente grave perché si tratta di lavoro nero con l’aggravante della truffa allo Stato, infatti, la coop riceve denaro pubblico in funzione dell’accoglienza dei migranti che le permette di fare utili. Siamo certi che se una cosa del genere fosse accaduta ad un qualsiasi imprenditore sarebbe stato sottoposto ad una pena esemplare con il rischio di chiudere l’attività. Ho provveduto ad avvisare il segretario regionale e deputato Riccardo Molinari affinchè questa situazione venga portata all’attenzione del nascente Governo. Il tema dell’immigrazione è sempre stato al centro della nostra attività politica, non appena possibile auspico che da questa vicenda parta un segnale forte e chiaro, la cooperativa deve essere esclusa dai futuri bandi dell’accoglienza perché questo atteggiamento non è accettabile. Nel frattempo - concludono - crediamo che la Prefettura di Biella, alla luce di quanto accertato dai Carabinieri debba immediatamente sospendere la stessa dal bando provinciale chiudendo i centri di accoglienza che gestisce sul territorio e smistando altrove, anche fuori dal biellese, i migranti. Un atteggiamento diverso da questo non sarebbe tollerabile nei confronti e nel rispetto di tutti quegli imprenditori onesti che quotidianamente si assumono le responsabilità di far lavorare legalmente i propri dipendenti versando allo Stato quanto dovuto".

Migranti lavoratori "volontari" all'ex hotel Coggiola

l.l.

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