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COSTUME E SOCIETÀ | 16 maggio 2020, 10:49

Didattica a distanza, un'ex insegnante biellese: "Questo mestiere si realizza con la condivisione"

Didattica a distanza, un'ex insegnante biellese: "Questo mestiere si realizza con la condivisione"

Riceviamo e pubblichiamo:

"Si stanno svolgendo incontri e discussioni, si propongono idee per predisporre progetti sulla riapertura delle scuole in questo tempo nuovo. La necessità di trovare soluzioni appropriate richiede la messa a punto di competenze ed esperienza, tenendo in considerazione le molteplici esigenze del mondo della scuola. L'impresa non è semplice.

In qualità di ex insegnante non posso che unirmi all'apprezzamento già rivolto da più parti ai dirigenti e ai docenti, catapultati in una situazione inedita e grave come quella causata dal Covid-19, tuttavia animati da spirito di iniziativa e da ammirevole impegno. Grazie al supporto determinante della tecnologia hanno affrontato improvvise nuove difficoltà, ideato strategie, organizzato modalità didattiche, svolto giorno dopo giorno un lavoro sistematico, per mantenere il collegamento costante di cui gli allievi di ogni livello hanno necessità.

So che gli studenti e le famiglie, dal canto loro, stanno per lo più collaborando sebbene, immagino soprattutto all'inizio, disorientati tra piattaforme, chat, canali di lavoro, email, anch'essi costretti ad adattarsi al cambiamento repentino. Si sviluppano le varie tematiche disciplinari, si svolgono spiegazioni, esercitazioni, compiti, verifiche, consigli di classe. Eppure, a mio parere, il ruolo dell'insegnamento non è ancora completo: manca un tassello, che solo la presenza fisica del gruppo classe può offrire.

Altra cosa è vivere ogni momento della lezione in aula o in laboratorio, dove i gesti e le parole sono un continuo interscambio tra allievi e insegnanti, dove anche i pensieri rappresentano un elemento di confronto immediato, quando davvero si crea sintonia. Questo mestiere difficile e speciale si realizza veramente, quando diventa condivisione di lavoro in una routine fatta di orari, impegni, tempi. Tutto ciò è disciplina e crescita, con il suo carico di sensibilità e di umanità, in un intreccio di emozioni e di scambi di opinioni, che l'insegnante sa intercettare, ma che difficilmente gli strumenti tecnologici riescono a veicolare.

Come ha detto qualcuno, l'insegnante ha bisogno di sentire il 'respiro' della classe. Ben vengano, dunque, i provvidenziali strumenti tecnologici, oggi più che mai, ma quando si tornerà in classe sarà per tutti una festa”.

Lettera firmata - Ex insegnante

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