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CULTURA E SPETTACOLI | 04 settembre 2020, 10:14

La situazione sull’apprendimento online in Italia

La situazione sull’apprendimento online in Italia

Uno degli stereotipi sul nostro paese riguarda la bassa digitalizzazione, la mancanza di materiali didattici e di apprendimento online. Sebbene il nostro paese non eccella da questo punto di vista, possiamo vedere negli ultimi anni un trend positivo.

Un dato che è migliorato è l’accesso a computer ed internet da casa: attualmente il 72.5% dei nostri studenti ne può beneficiare. Un risultato in netto miglioramento col passare del tempo anche grazie all’accesso di internet da mobile.

Tuttavia come sistema paese, la spesa per singolo studente può sicuramente migliorare. Infatti, siamo terzultimi in Europa con solo il 24.3% del PIL pro capite allocato a scuola ed educazione.

Specialmente negli ultimi tempi caratterizzati dall’emergenza COVID, si è andata ad evidenziare da un lato la potenzialità dell’e-learning e dall’altra anche la carenza di piani di studio adeguati.


Una visione più attenta al problema

Come già detto, l’apprendimento online non è ancora molto diffuso e neanche permette ai tutor di avere un reddito bastevole. Infatti con 17 euro l’ora, l’Italia si pone davanti a paesi come la Spagna (11 euro l’ora) ma dietro ai paesi scandinavi guidati dalla Danimarca (29 euro l’ora).

Anche le infrastrutture legate ad internet sono carenti con una velocità media di internet pari a 60 Mbs al secondo, a volte la metà degli altri paesi europei.

Questi sono i risultati dello studio fatto da Preply, la piattaforma dedicata all’apprendimento digitale che ha reso noti i dati su l’esistenza di condizioni basilari per e-learning e l’educazione digitale in 30 paesi a livello globale. In particolare, i fattori analizzati sono stati innanzitutto lo stato delle infrastrutture digitali, ma anche il numero dei percorsi formativi e la consistenza del mercato dell’e-learning.


"Siamo convinti che l’e-learning abbia un grande potenziale per migliorare le opportunità educative a livello globale," ha detto Kirill Bigai, CEO di Preply. "La pandemia da Coronavirus ha fatto emergere come le opportunità di insegnamento a livello digitale siano ancora mal distribuite. Ma ci sono discrete opportunità per cominciare a investire nelle infrastrutture digitali necessarie per la conversione verso l’apprendimento online. Questo è lo scopo dello studio: scoprire in che misura gli studenti hanno accesso a quegli strumenti e quelle risorse digitali adeguate allo scopo.”

Qua potete trovare una panoramica completa di tutti i dati, la metodologia e le fonti per una lettura più attenta ed una analisi più dettagliata dei risultati.


Posizione

Nazione

Accesso al computer

Internet a banda larga


Tutoring - retribuzione oraria

Punteggio

1

Norvegia

94.9%

127.2 Mbit/s

22.52 €

100.0

2

Danimarca

93.1%

141.7 Mbit/s

29.39 €

994

3

Svizzera

90.3%

155.9 Mbit/s

29.13 €

95.4

4

Lussemburgo

95.4%

114.3 Mbit/s

25.00 €

94.4

5

Olanda

97.6%

112.8 Mbit/s

18.00 €

84.8

6

Svezia

92.8%

141.7 Mbit/s

16.89 €

79.0

7

Austria

85.4%

56.5 Mbit/s

20.00 €

75.8

8

Nuova Zelanda

80.0%

114.8 Mbit/s

16.77 €

73.8

9

Finlandia

93.5%

91.9 Mbit/s

19.00 €

71.0

10

Australia

82.4%

45.9 Mbit/s

18.23 €

67.7

...






22

Italia

72.5%

60.0 Mbit/s

17.00 €

41.0

La stessa piattaforma offre ai suoi utenti un network globale composto da decine di migliaia di studenti e 15.000 tutor certificati, per studiare oltre 50 lingue. Il tutto viene gestito da un algoritmo che assegna gli studenti al tutor più adatto alle specifiche necessità e budget. Attualmente il servizio è attivo in 150 paesi con oltre 2 milioni di lezioni all’attivo.

Senza dubbio un servizio interessate da considerare specialmente in periodo nel quale viaggiare e partecipare a corsi di lingua è quantomeno difficoltoso.

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