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CRONACA | 07 ottobre 2020, 11:48

Focolaio Covid a Sordevolo, il direttore Rsa Morenghi: "Numeri errati e operatore negativo al tampone"

La parola al responsabile della casa di riposo del comune della Valle Elvo: "Massima prudenza e attenzione".

Foto Finatti

Foto Finatti

“Casa Ospitaliera Nostra Signora d’Oropa Onlus” di Sordevolo è stata al centro delle notizie di cronaca degli ultimi giorni. Nella struttura è scoppiato un importante focolaio di Covid-19, ma la causa non sarebbe riconducibile all'operatore della casa di riposo incaricato a seguire il don Orione per la gestione dei pasti e dell'assistenza. Nelle ultime settimane sono stati consegnati regolarmente i pranzi e le cene, attività svolta da un operatore formato e dotato di tutti i dispositivi di protezione individuale, risultando poi negativo al tampone.  

Stefano Morenghi, Direttore Generale di Casa Ospitaliera Nostra Signora d’Oropa, ha illustrato come le vicende si siano realmente verificate: “Quando abbiamo letto la versione dei giornali siamo rimasti stupiti. Noi gestiamo anche una struttura chiamata ‘don Orione’, sempre a Sordevolo, aperta appositamente per gestire pazienti positivi al Covid-19. In questo momento accogliamo persone giovani ed autosufficienti, opportunamente seguiti da personale medico dell’ASL BI. 

Errati sono i numeri forniti dai media, stamane gli ospiti erano otto e a seguito della revoca delle ordinanze per cinque persone, questa sera (lunedì 5 ottobre) gli utenti presenti al don Orione sono tre. Le persone che lasciano la struttura lo fanno perché ritenute guarite e chiaramente non più portatori di infezione".

“Abbiamo incaricato un operatore del nostro Ente - continua il direttore - di portare il cibo al don Orione. Questa persona, oltre ad essere risultata negativa al tampone, rendendo perciò impossibile che abbia fatto da vettore al virus, ha seguito puntualmente la procedura: sono state utilizzate tutte le precauzioni del caso e utilizzato tutti i dispositivi di protezione. Inoltre, il cibo è stato lasciato all’entrata della struttura affinché non avvengano contatti con gli ospiti. La sua attenzione è massima, visto l’elevato rischio”.

“Gli ospiti contagiati all’interno della RSA sono sotto controllo - continua Morenghi - collaboriamo continuamente con i medici dell’U.S.C.A. dell’ASL BI, presenti quotidianamente all’interno della nostra struttura. Siamo costantemente in contatto con le autorità mediche ospedaliere e territoriali, vi sono continui aggiornamenti con la Direzione Sanitaria e Territoriale dell’ASL, con il medico competente e il responsabile della sicurezza. Tutto questo per monitorare capillarmente gli ospiti e gli operatori coinvolti nella pandemia. Attualmente registriamo una situazione di sintomi lievi o assenti sia tra gli ospiti che tra gli operatori della struttura, auspichiamo che la situazione tenda al miglioramento nelle prossime ore e per tale ragione si stanno programmando i prossimi screening, verosimilmente fra dieci o dodici giorni”.

“Proseguiamo con la massima attenzione e prudenza - conclude il Direttore della casa di riposo - gestendo al meglio l’emergenza. Determinante la sinergia ed il gioco di squadra, interno alla struttura con il Direttore Sanitario, Responsabile della Sicurezza, Medico Competente e altri che con tutte le Istituzioni Sanitarie Ospedaliere e Territoriali”.

an.bi - f.f.

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