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ATTUALITÀ | 02 novembre 2020, 11:16

A Candelo arriva il piano del turismo Ready to Jump: ecco i punti fondamentali

piano turismo

 

L’amministrazione guidata dal sindaco Paolo Gelone risponde alla crisi e alla paura con una nuova visione di sviluppo, per fare un salto di qualità guardando anche al futuro come opportunità e al turismo come strumento di sviluppo: “Oggi, in questo momento storico difficilissimo per l’Italia e per il mondo intero, non possiamo e non dobbiamo restare fermi in un presente che fa paura ma che tuttavia non deve bloccarci: dobbiamo provare anche a cominciare a costruire il nostro futuro e quello delle nuove generazioni, che saranno le più colpite. La politica deve provare a parlare anche di progetti e di soluzioni, non solo di problemi, di chiusure e di limitazioni: noi nel nostro piccolo proviamo a farlo”.

Dopo la fase positiva vissuta questa estate grazie alle iniziative mirate e alla promozione, con il borgo del Ricetto protagonista del turismo di prossimità (due italiani su tre, il 66%, hanno visitato i borghi italiani durante l’estate), e dopo il recente nuovo stop agli eventi del recente DPCM, l’Amministrazione rilancia con “Ready to Jump”, documento di indirizzo che inquadra le prospettive e le azioni turistiche per prepararsi ad un 2021 all’insegna dello sviluppo. Non potendo organizzare incontri in presenza, ma anche per partire puntando a innovazione e massima condivisione, il lancio avverrà interamente in digitale: il piano è pubblicato sul sito del Comune di Candelo www.comune.candelo.bi.it (testo + tavole riassuntive) e accompagnato da un video appositamente realizzato, con la partecipazione di personalità in campo culturale e turistico di livello nazionale.

“Ready to Jump”, partendo da una sintetica fotografia della situazione locale, disegna le linee principali di un percorso di sviluppo turistico-culturale che riguarderà l’intera Città di Candelo: uno strumento politico di governo del territorio, ma anche operativo, in altre parole la mappa per orientare scelte e direzioni nei prossimi anni. Al di là di proporre azioni che l’Ente svolgerà direttamente, questo documento è anche alla base della volontà di cooperazione con tutti i portatori di interesse (commercio locale, proprietari cantine, artisti e artigiani, enti, istituzioni e associazioni, ecc…). Candelo è un paese residenziale, non ha fabbriche e attività produttive e per crescere deve puntare “all’industria del bello e della cultura”, su un’offerta quotidiana e solida di esperienze e di servizi, sulla qualità della vita così da attrarre sempre più nuovi residenti. Di certo non ci si illude di realizzare tutto insieme e tutto subito, ma avere un piano serve proprio a poter realizzare i singoli interventi come step di una programmazione condivisa, che possa guardare lontano.

I PUNTI FONDAMENTALI DEL PIANO
- Ricetto: il monumento deve contribuire sempre di più a creare indotto e lavoro, oltre che progressivamente anche flussi economici in entrata per l’Ente, a vantaggio di tutti i cittadini. Questo va raggiunto offrendo ai visitatori un’esperienza piena e accattivante: in primis un percorso che sappia narrare il borgo e far vivere il Medioevo, a regime disponibile ogni giorno previo biglietto (accesso al borgo libero, accesso al percorso a pagamento). Per dare concretezza al progetto, un intero piano di allestimenti (proposte di destinazioni d’uso), da discutere con privati e attori del territorio. Alla valorizzazione collaborerà anche il prof. Alessandro Barbero, protagonista di spicco a livello nazionale, nella volontà di trasformare il borgo in un punto di riferimento del Medioevo rurale.

- Servizi: una visione di turismo che guardi all’offerta turistica come prodotto di qualità, con una progressivo professionalizzazione per dare ulteriore valore aggiunto e mirare ad uno sviluppo superiore a quello rilevabile fino ad oggi, offrendo possibilità ed esperienze quotidiane.

- Candelo città turistica: il Ricetto, punta di diamante e fulcro del sistema, va inserito all’interno di progettualità più estesa. fondamentali saranno gli itinerari e i servizi che accompagnino i visitatori sul territorio, in particolare in Baraggia. Va poi potenziata ulteriormente la riqualificazione di Piazza Castello, che già oggi contribuisce a generare un’immagine del paese come luogo vivo e vivace, e delle altre piazze e aree verdi del paese.

- Eventi e promozione: oltre a proseguire con il mantenimento dei marchi nazionali, occorre far decollare il brand “Ricetto di Candelo” sia con azioni di comunicazione\marketing mirate sia -non appena sarà possibile- con una politica nuova sugli eventi: da una parte i grandi eventi “tradizionali” (che rimangono un punto fermo, valutando eventuali restyling dei format, ove necessario), dall’altra la ricerca di contenuti di qualità che possano qualificare e rafforzare ulteriormente la destinazione, anche tramite micro-eventi diffusi lungo l’anno.

- Sostenibilità per i cittadini e nuova residenzialità: cura, decoro, un nuovo piano parcheggi, la partecipazione del tessuto socio-economico nel processo di sviluppo. Il progetto prevede anche la valorizzazione di aree verdi da vivificare con l’arte e proposte ludico-didattiche, perché quello che si vuole raggiungere è un turismo maturo, che guardi anche a rendere fruibile ed apprezzabile il paese a vantaggio dei cittadini: un luogo sa davvero accogliere se chi ci abita vi si sente accolto.

- Rete con il territorio: Candelo può e deve essere co-protagonista, insieme alle maggiori forze del Biellese, nell’ambito delle politiche e delle strategie turistiche, alla ricerca di una nuova identità e di risultati reali, per un territorio che cerca di rialzarsi dalla crisi occupazionale e ora anche dalla crisi che segue e che seguirà l’emergenza Covid-19. Obiettivo: strutturare non solo la promozione ma un’offerta collegata e condivisa, anche tramite card tra le realtà biellesi e piemontesi. Candelo può essere la porta d’accesso al territorio e in questo senso la sfida di Candelo riguarda tutto il Biellese.

Le dichiarazioni

PAOLO GELONE, Sindaco di Candelo: “Oggi presentiamo le linee di indirizzo su cui lavoreremo insieme ai cittadini e al territorio per un Turismo più maturo e innovativo. In un periodo di crisi come quello che stiamo vivendo, chi amministra deve dare prova di moderazione e di aiuto alla comunità, ma anche avere il coraggio di fare scelte a lungo termine, che possano guardare oltre e portare benessere negli anni a venire. Questo è il metodo della mia Amministrazione: lavorare con umiltà e concretezza, per i Candelesi di oggi ma anche per la Candelo del futuro.”

ALESSANDRO BARBERO, storico e docente: “Il Ricetto di Candelo da tanto tempo è un luogo amato e visitato dai turisti ma adesso vuole diventare qualcosa di più: vuole diventare un luogo che riesca a proporre esperienze culturali variegate, un luogo dove narrare e rivivere la storia. E in questo progetto anch’io vorrei dare il mio contributo”.

GIORGIO PALMUCCI, Presidente ENIT Agenzia Nazionale del Turismo: “Il Comune di Candelo ha lavorato su un piano di rilancio estremamente ambizioso e dettagliato che porta alla riscoperta delle tradizioni, del turismo active e delle peculiarità territoriali: Candelo ha lavorato per la riscoperta dei piccoli borghi, delle destinazioni meno note, non di massa, che hanno tanto da offrire al turista italiano e straniero”.

FIORELLO PRIMI, Presidente I Borghi più Belli d’Italia: “Gli elementi di questo progetto sono qurlli che attengopno anche alla filosofia nazionale dei Borghi più belli d’Italia: la sostenibilità ambientale e sociale, l’accessibilità e la fruibilità, la valorizzazione del patrimonio storico e culturale materiale e immateriale”.

ANDREA BORA, Touring Club Italiano - Direzione Marketing, Certificazioni e Programmi Territoriali: “Siamo molto vicini al Comune di Candelo, certificato Bandiera Arancione dal 2007, e come Touring Club Italiano ci sentiamo di appoggiare e sostenere questo progetto che vuole promuovere un turismo sostenibile e consapevole delle risorse del territorio”.

MAGDA ANTONIOLI, docente Università SDA Bocconi: “Il turismo rappresenta una forte componente per la crescita e lo sviluppo dei territori; questo è avvalorato a maggior ragione nel post-Covid dalla voglia di qualità della vita, di ambiente, di aria aperta. Un processo di nuova identità culturale che implica investimenti e strumenti nella cura e salvaguardia di quelle che sono le autenticità e la creatività”.

MARCO BERCHI, giornalista: “Per crescere botteghe, locali artigianali e laboratori artistici, tradizioni e innovazioni, cibo e intrattenimento, possono e debbono diventare parte di un’esperienza culturale unica e integrata. Gli investimenti in cultura generano una ricaduta positiva sulle comunità che li attuano, una ricaduta non solo economica ma anche di coesione sociale.”

SIMONE EMMA, Responsabile Sviluppo Culturale e Turistico - Comune di Candelo: “In questi mesi non ci siamo mai fermati e abbiamo lavorato su idee, progetti e dati. Da anni a tutti i livelli sentiamo ripetere che la cultura e il turismo sono un motore di crescita: è il momento di programmare e di realizzare concretamente, passo passo, il salto di qualità per Candelo”.

Comunicato stampa Comune Candelo g. c.

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