Con il 2022, grazie alla fiducia e al sostegno di chi ha continuato a donare anche in questi due anni di grande incertezza e difficoltà dovute alla pandemia, la Fondazione Maria Bonino sostiene un nuovo progetto presentato da Padre Alessandro Nava, missionario della Consolata e amministratore del Makiungu Hospital, che si trova nella regione di Singida in Tanzania, e dalla farmacista dr.ssa Manuela Buzzi che lavora nella farmacia ospedaliera del Makiungu Hospital.
Il progetto prevede cure sanitarie gratuite garantendo farmaci, test diagnostici, interventi chirurgici e degenza per i bambini da 0 a 5 anni provenienti dal distretto di Ikungi e da molti villaggi della Rift Valley. E’ un intervento che sopperisce alla difficile realtà sanitaria in una regione molto povera con un clima secco e piogge scarse, terreno arido e sabbioso, la cui popolazione vive di agricoltura e allevamento del bestiame. Alle famiglie dei piccoli pazienti sarà richiesto solo un contributo simbolico, sollevandole dal dover pensare alle cure sanitarie. Il risultato atteso è quello di riuscire a intervenire in modo determinante sulla prevenzione di casi gravi di ricovero ospedaliero dovuti al ritardo nella cura medica a causa dei problemi economici della famiglia.
La Fondazione Maria Bonino si impegna a sostenere le spese di acquisto dei farmaci e dei presidi sanitari che la direzione del Makiungu Hospital rendicontera’ con cadenza trimestrale per un totale annuo di 15 mila euro. Un analogo progetto era stato sostenuto da Maria Bonino, sempre in Tanzania, ma all’Ikonda Hospital in cui lavorava. Padre Alessandro Nava ha una consolidata esperienza nell’amministrazione ospedaliera avendo ricoperto questo stesso incarico proprio all’Ikonda Hospital dal 2002 al 2019. Nel 1982, quando lavorava nella parrocchia Consolata a Iringa, aveva conosciuto Maria Bonino e suo padre Alberto, che l’aveva raggiunta in Tanzania non solo per farle visita ma anche per aiutarla essendo un medico specializzato in ostetricia e ginecologia. “Restano il suo esempio e la sua dedizione da vero medico missionario” dice di lei Padre Nava “testimoniato con la vita che ha speso proprio per i più poveri”.