Il monumento ai Caduti nella Grande guerra fu fortemente voluto da un gruppo di cittadini che, desiderosi di concordia civile e liberi da ogni spirito di faziosità, nell’autunno 1921 aprirono una pubblica sottoscrizione e promossero un concorso nazionale, raccomandando che il monumento in memoria del sacrificio dei Caduti ispirasse sentimenti di pace e parlasse direttamente al cuore. Nessuno dei 60 bozzetti pervenuti nel corso del 1922 fu ritenuto adeguato. Ci si rivolse allora ad uno scultore di fama europea, Pietro Canonica.
L'opera, che l’artista intitolò “Il ritorno vittorioso”, fu posta nell’area orientale del giardino pubblico e inaugurata il 13 ottobre 1923 alla presenza del re e di un’immensa folla. La guerra è finita: l’alpino e il suo mulo, compiuto il dovere, scendono per l’aspra roccia della montagna, simboleggiata da un enorme blocco di sienite proveniente dalle cave della nostra Balma.
Oggi, sabato 15 e domani, domenica 16 ottobre, dalle ore 10 alle ore 18:30, nell’ala orientale dei giardini Zumaglini, presso il capolavoro del Canonica, gli artisti dell’associazione culturale “Artepiù” presenteranno in “Crea pace e parla al cuore” i dipinti con cui hanno voluto illustrare la genesi della scultura.
La mostra, con patrocinio del Comune di Biella, sarà inaugurata alle ore 10 di sabato: la prima di una serie di iniziative che condurranno, nell’arco di un anno, al centenario del monumento.