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CRONACA | 05 ottobre 2023, 11:00

Migranti all'ex Hotel Coggiola a Biella, abitanti e negozianti di via Cottolengo: "Siamo stanchi della situazione"

In questi giorni sta girando una petizione nella via nella quale si chiede un incontro con il Prefetto

Migranti all' ex Hotel Coggiola a Biella, abitanti e negozianti di via Cottolengo: "Siamo stufi, nervosi e stanchi della situazione", foto archivio

Migranti all' ex Hotel Coggiola a Biella, abitanti e negozianti di via Cottolengo: "Siamo stufi, nervosi e stanchi della situazione", foto archivio

"Illustrissimo Prefetto di Biella vorrei riportare alla sua attenzione il problema ormai diventato a dir poco epico" (per me e per le persone che vivono nel mio circondario)". Inizia così la petizione che circola in questi giorni in via Cottolengo a Biella e che sta raccogliendo importanti consensi. Al centro dell'attenzione c'è la situazione dell'ex Hotel Coggiola che accoglie migranti. 

"Siamo tutti stufi, nervosi e stanchi della situazione, presi in giro da tutto e tutti. E' impensabile che uno possa avere paura di tornare a casa e andare a dormire, paura di incrociare gli sguardi di queste persone".

Tra gli argomenti di discussione elencati nel documento nel quale i firmatari chiedono un incontro con il Prefetto ci sono "Gli accampamenti durante giorno di queste persone sul marciapiede, panni stesi in via Cottolengo, continue chiamate alle forze dell'ordine locali per urla, schiamazzi, musica ad alto volume, grida dovute ad atti sessuali, cibo sprecato e lanciato ai piccioni in cortile, con richiamo di pantegane e topi (non ci sono mai stati), oggetti in cortile, materassi, biciclette nascoste e smontate (rubate?). Non sembra più un "hotel" ma uno sfasciacarrozze.".

Tra le proposte avanzate nella petizione ci sono quella di alloggiare i migranti in strutture più grosse, tipo Santa Caterina.

stefania zorio

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