ATTUALITÀ - 20 novembre 2023, 11:40

Sciopero del 24 novembre, a Novara anche la Cgil e Uil Biella

Sciopero del 24 novembre, a Novara anche la Cgil e Uil Biella

Cgil e Uil Biella parteciperanno allo sciopero confederale indetto per venerdì 24 novembre. Saranno interessati tutti i settori produttivi non coinvolti nell’iniziativa dello scorso 17 novembre, nelle regioni del Nord Italia. Le delegazioni biellesi aderiranno alla manifestazione programmata a Novara, in Piazza Cavour (dalle 9,30), che si concluderà in Piazza della Repubblica con il discorso del segretario nazionale della Uil, Domenico Proietti.

“C'è ben più di un motivo per aderire a questo sciopero, che punta il dito contro la legge di bilancio del Governo - spiegano Lorenzo Boffa e Maria Cristina Mosca, rispettivamente segretari generali di Cgil e di Uil -. La legge di bilancio non risponde alle criticità che quotidianamente si trovano ad affrontare i cittadini ed i lavoratori del Paese. In primis l’aumento del costo della vita. In due anni è cresciuta mediamente a famiglia del 7,4%, con uno spostamento soprattutto sulle spese correnti: riscaldamento, alimentazione e trasporti. Una situazione che per il Biellese è ancora più complicata, perché i biellesi hanno salari mediamente più bassi rispetto alla media piemontese e lombarda. Il dato 2020 ci dice che noi avevamo una busta paga oraria lorda al di sotto dei 12 euro, molto inferiore rispetto alle regioni più produttive del Nord Italia”.

E ancora, aggiungono i due sindacalisti: “L’altro tema di grande attualità è rappresentato dalle pensioni: il 40% della popolazione biellese tra i 25 ed i 64 anni ha come titolo di studio, la licenza media; questo vuol dire che buona parte dei lavoratori e delle lavoratrici dalle nostre parti hanno iniziato a lavorare tra i 14 ed i 16 anni. Quindi tutte le formule legate a “quota 103” non rappresentano in alcun modo una risposta efficace. I biellesi, e non solo, ovviamente, avrebbero bisogno di una riforma seria della legge Fornero, come annunciato e promesso più volte in campagna elettorale”. 

La terza riflessione di Boffa e di Mosca ruota intorno al tema dei servizi: “La carenza di personale e la mancanza di investimenti rischiamo di indebolire l’erogazione dei servizi pubblici ai cittadini, con il pericolo di vere e proprie fughe in tanti settori strategici, uno su tutti quello sanitario. Il timore è di una spinta verso la sempre maggiore privatizzazione della sanità, come già previsto per poter abbattere le liste d’attesa negli ospedali.  Il privato, però, lo sappiamo bene, significa meno diritti per chi non se li può permettere”.

“Ecco alcune delle diverse ragioni per aderire all’azione di sciopero, visto che il governo su tutte queste tematiche, così importanti, anche per il nostro territorio, continua a non dare risposte né soluzioni. L’obiettivo è chiedere un cambio di rotta immediato” concludono i rappresentanti biellesi di Cgil e di Uil.

c. s. Cgil Biella g. c.