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ATTUALITÀ | 04 dicembre 2023, 15:40

Biella, “Emergenza Freddo” alla 12° edizione: oltre 40 le persone senza dimora, FOTO

“Un obiettivo davvero ambizioso, ma di fronte ad un progetto che nasce per salvare la vita delle persone, si ripone fiducia nella comunità Biellese e nella rete di collaborazione allargata che da anni sostiene il Progetto”.

Biella, “Emergenza Freddo” alla 12° edizione: oltre 40 le persone senza dimora.

Biella, “Emergenza Freddo” alla 12° edizione: oltre 40 le persone senza dimora.

Sono in molti a beneficiare dell’assistenza che il Biellese mette a disposizione dei senzatetto, per offrire loro un riparo, un letto per dormire al caldo e un pasto per evitare che si espongano alle intemperie e il rigido clima che incombe: “Ma il supporto istituzionale non basta – afferma l’assessore alle Politiche Sociali, Assistenziali e Abitative, Isabella Scaramuzzi – . Fin dalla prima edizione il Comune, con la collaborazione di numerosissimi enti territoriali, del terzo settore, associazioni e privati, ha sviluppato un progetto all’avanguardia e ottenuto diversi riconoscimenti: questo dimostra che a Biella la ‘rete’ c’è e funziona. Dal 2021 però, nonostante l’impegno profuso da parte del territorio, i numeri sono considerevolmente incrementati e oggi occorre l’apporto dei cittadini”.

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Emergenza Freddo, al contrario di quanto possa sembrare, non rappresenta un piano esclusivamente dedicato alle emergenze, infatti il Comune è divenuto capofila, dal 1° novembre, del “Sistema Marginalità” che include: il dormitorio, lo sportello per senza dimora, accoglienze temporanee, housing first e sportello casa, oltre alle numerose attività svolte dagli enti del terzo settore e associazioni (Cooperativa Maria Cecilia, Cooperativa La Famiglia, Caritas, Associazione La Rete, Consorzio IRIS e CISSABO.

La forma di gestione rappresenta un modello all’avanguardia che intende valorizzare le risorse territoriali, fornendo non solo beni di prima necessità e un luogo sicuro, ma anche un facilitato accesso ai servizi, e l’avvio di percorsi di uscita dalla marginalità: “Un progetto fortemente voluto e fiore all’occhiello – commentano i rappresentanti delle associazioni – . Inizialmente Accoglienza diffusa rappresentava solamente un dormitorio, ma grazie alla stretta collaborazione e ripartizione dei compiti, finora nessuno è rimasto escluso”.

Per assicurarsi una marginalità e assicurare disponibilità in caso di effettive emergenze, l’attività necessita di ulteriore sostentamento, anche da parte dei cittadini: “Nelle edizioni precedenti – continua l’assessore Scaramuzzi – nessuno di chi ha chiesto riparo è rimasto fuori, ma i numeri crescenti rappresentano un ostacolo reale ed esortiamo a contribuire non solo al mantenimento delle strutture preesistenti, ma ci auguriamo che gli ospiti possano lasciare del tutto la vita in strada”.

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Di seguito i costi dettagliati dell’operazione

Partendo con più di venti posti, i costi saranno necessariamente più elevati rispetto ai 60.000 stimati per l’attivazione di dieci posti, ovvero 73.000 euro (circa 20 euro al giorno per persona per tutto il "pacchetto": accoglienza notturna, pasto caldo serale, accoglienza diurna, docce, lavaggio abiti, kit igiene, distribuzione sacchi a pelo e indumenti invernali, monitoraggio della salute, ascolto, informazione, orientamento e interventi per l’avvio di percorsi di inclusione): 15.000 euro sono stanziati dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, 35.000 euro dai sottoscrittori di cui 5.500 euro dal residuo della precedente edizione, e ci si auspica che i restanti 23.000 euro possano arrivare dalla nuova campagna raccolta fondi: un obiettivo davvero ambizioso, ma di fronte ad un progetto che nasce per salvare la vita delle persone si ripone fiducia nella comunità Biellese e nella rete di collaborazione allargata che da anni sostiene il Progetto.

C.S. Comune di Biella, G. Ch.

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