Edoardo Zola, psicologo di 28 anni, è stata premiato dall'Ordine degli Psicologi dell'Emilia-Romagna per la migliore tesi di laurea in Psicologia. «Questo premio rappresenta per me una conferma che questa è la direzione giusta verso cui continuare il mio percorso professionale», spiega Zola, che ha vinto con una tesi su “La mafia siciliana come fenomeno culturale e psicologico”.
«Sono anche felice che sia stata premiata una tesi su queste tematiche che sono, volutamente e non volutamente, spesso ignorate o trascurate», continua. Tema del premio, di 2000 euro, era “Accogliere le differenze: la laicità nell'esercizio della professione psicologica”. L'argomento si rifà all'articolo 4 del codice deontologico degli psicologi, il quale pone importanza all'atteggiamento di rispetto e accoglienza che lo psicologo deve avere di fronte ai pazienti, alle loro credenze e ai loro sistemi di valori, anche se molto lontani dai propri.
«Tempo fa mi colpì una frase di Falcone: diceva che per comprendere il sistema mafioso occorre partire dalla comprensione dell'uomo – spiega Zola - . Con il tempo, questa frase me la sono sentita sempre più mia. Mi sono convinto che occorresse indagare il contesto educativo e culturale di crescita dei mafiosi e così, nella mia tesi, ho analizzato gli aspetti antropologici e culturali della mafia per poi addentrarmi nelle sfere più intime delle persone, nelle dinamiche familiari e nel rapporto con la religione».
Dopo la laurea in “Psicologia dell'intervento clinico e sociale” a Parma, ora Zola frequenta una scuola di psicoterapia a Modena e lavora a Bologna come educatore in una cooperativa che si occupa di tutela dei minori e come psicologo nell'ambito di un progetto contro l'abbandono scolastico. «Abbiamo voluto istituire i premi per sollecitare la ricerca e lo studio sulla tematica delle pari opportunità - spiega Carmelina Fierro, coordinatrice della Commissione Pari Opportunità dell'Ordine degli Psicologi regionale -, per sostenere e valorizzare le giovani psicologhe e i giovani psicologi che si impegnano nell'approfondire questi argomenti. Oltre all'istituzione dei premi, l'Ordine è attivo nel promuovere una cultura di parità anche attraverso corsi di formazione e la partecipazione a tavoli istituzionali».