Trent'anni fa è stato uno dei primi trapiantati di cuore in Piemonte e oggi è stato invitato a visitare il Grattacielo della Piemonte. Il signor Fausto Zancarli, insieme alla moglie e alla figlia, è stato accolto dal governatore Alberto Cirio, che ha voluto ribadire "l'importanza di una sanità eccellente e un cui si fanno investimenti. La scienza trionfa è può salvare la vita".
Era il 1993 ed è l'unico a essere arrivato a 30 anni dopo l'intervento. "Mi hanno detto che il trapianto era l'unica strada e dopo due interventi non compatibili, il terzo è andato a buon fine, operato dal professor Di Summa". Un momento toccante, che accompagna la commozione al sollievo e alla dimostrazione concreta di quanto di buono si possa fare, con la medicina e la scienza.
"Devo ringraziare i medici che mi hanno sempre seguito e mi seguono ancora - spiega il signor Zancarli - e si deve sempre pensare di guarire, dalla malattia. Chi può, doni. E si continui a studiare e fare ricerca, perché è prezioso. Bisogna sempre impegnarsi. L'ho presa con filosofia e non mi sono mai voluto sentire ammalato. Ho cercato di fare sempre quello che potevo. Oggi sono felice e vado avanti, insieme ai miei tre angeli custodi, i miei cardiologi: ho una medaglietta con i loro tre nomi appena a una catenina. I dottori Commodo, Usmiani e Pennone. Ma anche la mia famiglia".