CRONACA - 26 marzo 2024, 18:40

Cadavere nel cassonetto di Chiavazza, scarcerati i quattro indagati

Per tutti loro disposto l'obbligo di dimora.

Cadavere nel cassonetto di Chiavazza, scarcerati i quattro indagati

Nei giorni scorsi, dopo quasi sei mesi dietro le sbarre, sono usciti dal carcere i quattro indagati del caso che ha trovato ampio spazio sugli organi di stampa locali e nazionali: la vicenda del cadavere trovato nel cassonetto di Chiavazza. Il 30 settembre 2023 era stato trovato, in via Coppa, il corpo senza vita di Gabriele Maffeo, 33 anni, completamente avvolto in un telo di plastica.

Le successive indagini della Squadra Mobile, con il coordinamento della Procura di Biella, avevano portato all'arresto di Giuseppe Bonura (42 anni), Simone Perra (24 anni), Marina Coda Zabetta (34 anni) e Alessandro Solina (32 anni), accusati di omicidio volontario in concorso e soppressione di cadavere, ora tutti assistiti dai legali Marco Romanello, Cristian e Andrea Conz.

“Un'accusa sempre negata, con assoluta fermezza, dagli indagati – spiegano gli avvocati – e caduta dopo il risultato preliminare dell'autopsia, che avrebbe fatto emergere che la causa della morte del 33enne sarebbe da attribuire ad una overdose. Si è giunti alla decisione della scarcerazione perchè si sono affievolite le ragioni della custodia cautelare in carcere”.

Resta però l'accusa di soppressione di cadavere anche se la difesa ha fatto atto di appello cautelare chiedendo la derubricazione del reato in occultamento di cadavere. Su questo fronte sono attese novità nelle prossime settimane. Ad oggi, i tre uomini hanno l'obbligo di firma e dimora nel comune di residenza mentre la donna solo la dimora.

g. c.