Sono stati restituiti al suo legittimo proprietario, Francesco Mori Ubaldini degli Alberti La Marmora, i sei antichi volumi sottratti oltre 40 anni fa e recuperati dai Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Torino.
La riconsegna è avvenuta nella mattinata di oggi, 14 maggio, nel corso della conferenza stampa andata in scena a Palazzo La Marmora, situato nell'antico borgo del Piazzo di Biella, alla presenza del Comandante provinciale dei Carabinieri di Biella, colonnello Marco Giacometti, e del comandante del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Torino, Luogotenente C.S. Cristian Lo Iacono. I libri, risalenti al 1775 e scritti in francese, trattano la storia degli imperatori romani da Augusto fino a Costantino e appartengono al casato La Marmora, discendenti dell’illustre generale Alfonso La Marmora (1804-1878), figura di spicco del Risorgimento italiano.
Ora, faranno il loro ritorno nell'antica biblioteca di famiglia. I beni sono stati sequestrati dai Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Torino, nel corso di un’indagine avviata nel 2021 e tuttora in corso. I volumi, che sono parte di una collana più ampia ancora incompleta, appartengono al fondo La Marmora sin dal 1848. Sono stati individuati su una piattaforma digitale specializzata nel commercio librario, dove erano stati posti in vendita con altri beni sottratti a biblioteche pubbliche/private e ad istituti religiosi del Piemonte. Gli stessi, sono parte del cospicuo corpus librario costituito da oltre 7.000 volumi. La loro identificazione è stata possibile avendo riscontrato la presenza del timbro riportante lo stemma nobiliare della famiglia La Marmora, e dai numeri d’inventario attestanti la loro collocazione nella biblioteca.
Sconosciute le circostanze della sottrazione, collocabile temporalmente negli anni '80, come emerso a seguito dell’inventariazione dei beni. Come riportato nel corso della conferenza stampa, il rintraccio delle opere sul mercato ha consentito ai militari del Reparto specializzato dell’Arma di raccogliere le prove del reato di ricettazione, consentendo alla Procura della Repubblica di Torino di emettere un decreto di perquisizione a carico di un collezionista di testi antichi (residente fuori regione), dedito anche al commercio online. Grazie all’intervento dei militari dell’Arma, è stato possibile impedire la vendita dei testi ad acquirenti fuori dal territorio nazionale, aspetto che ne avrebbe reso complesso rintraccio.
Al termine della cerimonia, ha avuto luogo la riconsegna dei beni librari, dove il discendente del Generale La Marmora ha pubblicamente e sentitamente ringraziato le forze dell'ordine. Fiero anche il comandante Giacometti: “Questa è la dimostrazione dei punti di forza dell'Arma: unire la presenza tradizionale dei Carabinieri sul territorio, anche nei centri più piccoli, insieme all'attività dei reparti più specializzati, come il Comando Tutela Patrimonio Culturale. È un riferimento mondiale, come ho già avuto modo di apprendere e conoscere nelle mie precedenti esperienze all'estero, come in Iraq”.