Scadrà nel prossimo mese di giugno il contratto collettivo nazionale di lavoro per i metalmeccanici, che nel Biellese sono oltre duemila. Nelle scorse settimane i sindacalisti della Fiom/Cgil hanno incontrato i lavoratori in molte aziende del territorio, per presentare la piattaforma contrattuale con cui andarsi a confrontare con i vertici di Confindustria, sia a livello nazionale sia nel Biellese.
Oltre il 99% dei lavoratori e delle lavoratrici consultate nelle assemblee hanno votato e sottoscritto le richieste presentate, tra le quali un aumento di 280 euro lordi nei prossimi tre anni e la riduzione delle ore di lavoro a parità di salario, da 40 a 35, gradualmente e attraverso la riorganizzazione del lavoro. “Ma non c’è solo questo - spiega Filippo Porcari, segretario della Fiom biellese -. Si annuncia un confronto complesso, perché presenteremo una serie di richieste ambiziose. Sarà dura portarle tutte a casa. Occorrerà unità e determinazione da parte dei lavoratori”.
“Con il rinnovo del contratto vogliamo mettere al centro il rilancio del lavoro industriale, investendo sulla qualità attraverso l’aumento del salario e l’innovazione normativa per affrontare la transizione tecnologica e ecologica - aggiunge il sindacalista biellese - . Promuovere gli investimenti e difendere l’occupazione è stata l’attività fondamentale in questi anni. La piattaforma ha l’obiettivo di confermare il sistema salariale vigente, valorizzandolo e favorendo una redistribuzione solidale dell’accresciuto valore professionale, economico e sociale del lavoro. Un contratto che promuove e valorizza la responsabilità sociale, ecologica e tecnologica promuovendo la riduzione dell’orario di lavoro, la stabilità ai contratti contro la precarietà, garantisca occupazione e pari diritti nel sistema degli appalti, promuovere la salute e sicurezza. Un contratto di e per tutte e tutti i metalmeccanici”.