/ COSTUME E SOCIETÀ

COSTUME E SOCIETÀ | 01 giugno 2024, 07:20

Laboratorio linguistico transoceanico tra Sardi di Biella e di La Plata (Argentina)

Laboratorio linguistico transoceanico tra Sardi di Biella e di La Plata (Argentina).

Laboratorio linguistico transoceanico tra Sardi di Biella e di La Plata (Argentina).

Martedì 28 giugno 2024, Il Circolo Sardo di La Plata "Antonio Segni" e il Circolo Culturale Sardo di Biella "Su Nuraghe" hanno tenuto l’incontro mensile online nell'ambito di un'altra edizione del laboratorio linguistico "Eya, emmo, sí: dove suona il sí, s 'emmo e s'eya cantant", con la presenza dei rispettivi presidenti Giovanna Signorini e Battista Saiu.

L’incontro è iniziato con la lettura di quattro poesie di Nicola Loi di Ortueri (Nuoro): autore che continua a sorprendere portando sulla scena, attraverso il ritmo della poesia sarda, temi contemporanei. In questa occasione quello dello sviluppo energetico nell'isola e la festa nazionale sarda "Sa Die de sa Sardigna" (il Giorno della Sardegna), celebrata lo scorso 28 aprile.

L’appuntamento sì è concluso con la descrizione del gigaro, l’Arum pictum (in spagnolo, "aro"), pianta conosciuta in Sardegna con diversi nomi, diversi a seconda delle località: ‘ozza ‘e casadina, foll’e gasadas, thothoroju, tattaruju, tutturroi pintu a significarne l’utilizzo. La pianta, nativa dell’Europa, Africa e Asia occidentale, è diffusa nella maggiore biodiversità nella regione mediterranea. È presente e utilizzata in Sardegna nella cucina tradizionale. Alla cucina, è stato associato uno dei testi di studio di Maria Antonia Fara di Semestene (Sassari), con rimando a passi evangelici attraverso “su diciu”, il proverbio: "Su sale est bonu si est pagu", il sale è buono quando è poco.

“Con il supporto del presidente Battista Saiu nella lettura in sardo e la relativa traduzione in italiano con Matteo Rebuffa, quelli come me nati in Argentina e discendenti, nel mio caso, da nonni provenienti da Mamoiada (Nuoro), hanno vissuto un'esperienza che ci permette di mantenere viva la lingua dei nostri antenati. Non solo, è stato possibile perfezionarci nella dizione del sardo ed espandere i nostri orizzonti nell'esprimere nuove idee grazie all'arricchimento che rappresenta la sua continua esplorazione”.

Prossimo appuntamento mensile del laboratorio linguistico, martedì 25 giugno 2024.

C.S. Joaquin Caraballo, Su Nuraghe

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore