Biella è città ideale per la formazione scolastica e universitaria in quanto capoluogo sicuro, incastonato in una cornice ambientale di rara bellezza, con strutture d’eccellenza e il rinomato campus di Città Studi. Vanno implementati gli scambi internazionali, gli spazi aggregativi e le manifestazioni artistico-creative.
Dalla scuola dell’Infanzia alla Primaria, dalla Media alle Superiori, il capoluogo vanta un’articolata e pregevole offerta educativo-didattica che non di rado coniuga brillanti iniziative progettuali scolastiche con il sostegno dell’Amministrazione comunale, di fondazioni bancarie o di enti culturali del territorio, creando equilibrate sinergie tra pubblico e privato all’insegna di un fattivo agire che le norme dell’autonomia scolastica auspicano a gran voce.
Il ruolo del Comune non si limiterà a garantire alle istituzioni scolastiche le dovute attenzioni per strutture ed arredi ma sarà pure attivo nel condividere e sostenere le iniziative progettuali delle scuole, soprattutto là dove si parli di educazione civica, cultura locale, territorio, educazione ambientale, integrazione, linguaggi espressivi, gemellaggi con realtà scolastiche lontane.
Per quanto attiene alla progettualità scolastica locale, si potranno orientare e supportare proposte che vedano come campo d’azione educativa la catena alpina che cinge a nord l’intero territorio biellese, costellato di santuari religiosi che di fatto sono tappe di accoglienza e ristoro lungo il cammino che da Graglia si snoda verso Bagneri, Oropa, San Giovanni d’Andorno e Bielmonte, una “balconata” straordinaria da cui si rimirano la pianura e la catena delle Alpi occidentali.
Il polo di Città Studi – campus universitario fortemente supportato dalla Fondazione CRB – costituisce una vera e propria scommessa come sede attrattiva di giovani studenti che possono scegliere di studiare a Biella perché vi trovano specifici percorsi di alta formazione nei diversi campi del sapere, connessi al lavoro di oggi e di domani. La presenza di ragazze e ragazzi in città – città universitaria – costituisce già di per sé una ricchezza in termini demografici e di credibile alternativa alla “fuga di cervelli”. Il naturale prerequisito ad un simile scenario è che il territorio possa offrire strutture di accoglienza abitativa, vicinanza e supporto ai meritevoli, occasioni d’incontro nel centro storico, luoghi e momenti di svago, proposte di servizio alla comunità ospitante in termini di volontariato. Parallela e dovuta attenzione va altresì rivolta a chi settimanalmente rientra a Biella dalle sedi universitarie piemontesi, valdostane, lombarde o di altre regioni.
Come già messo in atto in altri contesti educativi e culturali, anche il Comune dovrà partecipare a momenti di confronto e di coprogettazione giovanile, stimolando percorsi di crescita personale e di cittadinanza attiva, dove tutti giochino in squadra un ruolo da autentici protagonisti. Il campo artistico è sicuramente un aspetto privilegiato del ritrovarsi tra pari e non solo. Spazi adeguati, sicuri e funzionali, andranno ricercati e adattati con sguardo particolare a quei luoghi che oggi in città sono di fatto aree degradate, e l’ambito europeo sarà un orizzonte da perlustrare anche in termini di possibili finanziamenti per la rigenerazione urbana.