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POLITICA | 05 giugno 2024, 18:32

Chiola: "Sport fondamentale per Sanità e Sociale"

Promuovere lo sport e il movimento significa investire sulla salute, e alleggerire il sistema sanitario nazionale.

Chiola: "Sport fondamentale per Sanità e Sociale", foto Nicolò Caneparo

Chiola: "Sport fondamentale per Sanità e Sociale", foto Nicolò Caneparo

L’attività sportiva e la promozione dello sport sono da sempre delegate alla capacità, all'impegno e alla buona volontà delle società sportive. La pandemia ha generato una discontinuità, mandando in frantumi il modello preesistente, basato sul volontariato e sui finanziamenti privati da parte di sponsor più o meno grandi.

A livello di politica nazionale, il Partito Democratico sta lavorando per fare in modo che l'articolo 33 della nostra Costituzione arrivi a definire un vero e proprio “diritto allo sport” per tutte e tutti. Oggi politica e amministrazione devono cambiare paradigma e iniziare a pensare allo sport in modo diverso, e nuovo: dobbiamo iniziare ad investire sullo sport, e a farlo in modo strutturale.

Perché ormai è chiaro che lo sport, e più in generale la cultura del movimento, non sono fini a se stessi, perché creano benessere, aggregazione, senso di comunità. In una parola creano welfare. Promuovere sport e movimento vuol dire investire sulla salute, e alleggerire il sistema sanitario nazionale.

Una serie di recenti studi dimostra che 1 euro investito sullo sport genera un risparmio di 4 euro sul Sistema sanitario regionale, dal momento che stili di vita più attiva permettono di prevenire l'insorgenza di diverse patologie (obesità, diabete, malattie metaboliche, patologie cardiovascolari, disturbi dell'umore, oltre a una serie di patologie tumorali).

Per quanto riguarda lo sport di base, non dimentichiamoci un aspetto sostanziale: lo sport dilettantistico di base è quello che regge il sistema sociale e di formazione della personalità dei nostri bambini e ragazzi, ed è tutto a carico delle famiglie.

Ecco quindi che dobbiamo iniziare a immaginare un nuovo sistema di welfare, in cui palestre, piscine, impianti sportivi e parchi cittadini rappresentino dei veri e propri hub della salute pubblica.

L'incontro organizzato nei giorni scorsi con Mauro Berruto mi ha dato la possibilità di riflettere sul tema sport e sulle sue ricadute, anche economiche. La Regione Piemonte, anche in questo caso, dovrebbe avere un ruolo centrale per creare reti e coordinare società sportive, federazioni e amministrazioni locali nell'ottica di una collaborazione più sinergica e, in definitiva, efficace.

La Regione Piemonte dovrebbe tenere le fila di quella che mi piace definire interdisciplinarità, ovvero connettere lo sport ad altri settori, come cultura, economia, turismo, ed ecologia, grazie alla splendida natura che possiamo vantare in Piemonte. Attrarre grandi eventi per promuovere sport, cultura e territorio.

Sempre con Mauro Berruto, abbiamo parlato delle recente riforma del lavoro sportivo (Decreto legislativo 120/2023), un'altra occasione che il legislatore ci ha fornito per ridisegnare i confini del settore e generare valore, a cascata.

Le società sportive non devono essere lasciate sole di fronte alle difficoltà burocratiche ed economiche derivanti dall'adeguamento a questa pur giusta riforma normativa. A livello regionale dobbiamo stimolare la progettualità che ci permetta di aumentare l'offerta sportiva all’interno della scuola dell’infanzia e primaria con ulteriore attenzione alle disabilità, istituendo fondi specifici per dotare le scuole di attrezzature per lo sport inclusivo. Peraltro, le palestre scolastiche disseminate sui territori costituiscono una grande risorsa per l'impiantistica sportiva. Per questo è necessario ridefinire le modalità di utilizzo delle stesse in orario extra-curriculare, promuovendo convenzioni chiare e applicabili.

Concludo con voucher e social bond (anche se questi ultimi meriterebbero una trattazione ad hoc), ovvero quegli strumenti che se utilizzati correttamente garantiscono l'accesso allo sport anche alle famiglie con ISEE basso e a quelle con molti figli a carico. Solo in questo modo, prevedendo aiuti economici concreti per le famiglie più fragili, si potrà creare benessere per tutte e tutti a partire dalla pratica sportiva.

 

I.P.E., s.zo.

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