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POLITICA | 10 giugno 2024, 09:10

Masserano, la Festa di Beltane divide sindaco e vicesindaco

Masserano, la Festa di Beltane divide sindaco e vicesindaco.

Masserano, la Festa di Beltane divide sindaco e vicesindaco.

Riceviamo e pubblichiamo:

“In merito alle polemiche su quanto accaduto alla Festa di Beltane, su richiesta dei giornalisti, faccio questa dichiarazione che in settimana ho già condiviso con il sindaco e il resto della maggioranza.

Non metto in discussione la decisione del sindaco di far intervenire il Suap con la Commissione di vigilanza, per lo spostamento del palco a scanso di sue responsabilità personali a poche ore dall’inizio della manifestazione, ma è il suo comportamento che non condivido: c’è stata da parte sua una totale intromissione nelle fasi organizzative della festa ed ha avuto un atteggiamento ostruttivo, prima e durante tutta la durata della manifestazione. Voglio soprattutto ricordare che si tratta di un evento privato che non ha ricevuto né contributi né agevolazioni comunali.

Faccio presente che la Festa di Beltane si svolge al Parco Arcobaleno in una zona molto tranquilla di Masserano, lontano dal centro abitato. In questi circa vent’anni di svolgimento a Masserano non è mai successo nulla di grave, risse, borseggi, atti di vandalismo, furti, mai niente, i partecipanti sono persone allegre e tranquille che vogliono trascorrere tre giorni di svago e divertimento immersi nella natura e nelle migliori tradizioni celtiche.

Mi spiace che non si comprenda l’importanza di un festival come questo che, per quanto particolare, porta il nome di Masserano in Europa e anche nel mondo. È la terza festa celtica per importanza in Europa: porta molti turisti a Masserano e anche le attività ne beneficiano. Per il paese dovrebbe essere un fiore all’occhiello e un onore poterla ospitare.

Come detto in campagna elettorale dovremmo essere un’amministrazione aperta al turismo e alle feste e invece rischiamo di perdere questa risorsa per il territorio.

Se a poco più di un anno dal voto in paese si propone una petizione per portare in Consiglio una mozione di sfiducia nei confronti del sindaco significa che qualcosa non va: la festa celtica, però, non è che la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Ci sono state tante altre cose che ha fatto il sindaco che alla popolazione non sono piaciute. Questa è molto grave e dovrebbe far riflettere tutta l’amministrazione.

Mi sono ritrovata da motivata e felice di affrontare l’avventura dell’amministrare il paese a sentirmi disprezzata dal sindaco. Diffida tutti dal parlare con me, dagli organizzatori della festa ai giornalisti, forse perché vuole tenere tutto per sé, mi viene il dubbio che non sia in grado di reggere il confronto che i cittadini fanno quotidianamente con l’ex sindaco, nonché mio padre e che per questo abbia voluto escludere me da qualsiasi decisione.

Inoltre, mi sento molto amareggiata dalla sua candidatura alle elezioni regionali dopo solo un anno di mandato, a questo punto mi chiedo se abbia voluto essere eletto sindaco per amore di Masserano, oppure solo per avere un trampolino di lancio per la carriera politica. Penso che tutti gli amministratori e i cittadini dovrebbero sentirsi “traditi” da questo suo comportamento.

Non ho mai preso in considerazione e mai penserò alle dimissioni, ritengo che i cittadini sappiano come la penso, io sono stata eletta vicesindaco dalla popolazione e non dal sindaco; quindi, credo di essermi meritata e guadagnata il posto che occupo. Suppongo sia meglio restare e continuare a stare dalla parte della popolazione, delle associazioni e di tutti quelli che hanno bisogno di essere ascoltati, cercando di far aprire gli occhi a tutti su quello che sta succedendo”.

Elena Fantone, vicesindaco di Masserano

Elena Fantone, G. Ch.

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