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LINK | 19 giugno 2024, 13:07

Quali sono i raggi nocivi del sole? Come proteggersi

Con l’arrivo dell’estate viene naturale aver voglia di andare al mare e stare all’aria aperta. Qualcosa di molto piacevole ma che porta con sé la necessità di tutelare l’organo più esteso del nostro corpo, la pelle, che ricopre infatti il circa il 10% della massa totale.

La cute va protetta dai raggi del sole, alcuni dei quali, ma non tutti, sono nocivi per il suo benessere. Per farlo è essenziale scegliere solari di qualità, come i prodotti Avene, marchio francese presente fin dal 1736 specializzato in dermocosmesi, tra i più rinomati a livello internazionale.

I raggi che non fanno bene alla pelle

Il sole è vita. I suoi raggi sono alla base della fotosintesi clorofilliana, attraverso la quale le piante producono ossigeno e sostanze nutrienti. Non solo. Negli esseri umani il sole stimola la produzione di Vitamina D, che presenta a sua volta diverse proprietà importantissime e non basta assumere tramite la dieta perché comunque in quantità insufficienti.

Stare al sole aiuta a stare allegri, innescando la Serotonina e, di conseguenza, il buonumore. Eppure, i raggi del sole, se non si tutela adeguatamente la cute, tendono a provocare diversi disturbi e patologie, dalla psoriasi agli eczemi, passando per l’invecchiamento cutaneo e i tumori della pelle, in casi estremi.

I raggi solari vengono catalogati secondo diverse tipologie e hanno una frequenza che risulta intermedia tra quella dei raggi X e le onde radio. Ecco una panoramica.

Raggi infrarossi

Si distinguono per le proprietà riscaldanti che possono provocare inestetismi come dilatazione dei capillari, couperose o aggravamento delle vene varicose.

Luce visibile

Si tratta della luce che illumina la Terra che, però, tende a favorire la comparsa di disturbi della vista come la degenerazione maculare della retina, provocando cecità, cosa che avviene specialmente nei Paesi sviluppati.

Raggi Ultravioletti: UVA, UVB e UVC

I Raggi Ultravioletti, detti anche UV, sono i più pericolosi per la salute e vengono catalogati in tre tipologie:

●      UVA. Sono il 95% dei raggi UV nonché i responsabili dell’invecchiamento cutaneo. Arrivano in profondità, stimolando da un lato l’abbronzatura, dall’altro arrecando danni alla struttura. Sono presenti tutto l’anno.

●      UVB. Il 5% dei raggi UV, in quanto buona parte viene trattenuto dall’ozono. La loro azione risulta più intensa nel periodo caldo dell’anno, quando un’eccessiva/errata esposizione tende a provocare varie patologie: da una semplice scottatura fino a malattie tumorali.

●      UVC. Potenzialmente i più pericolosi, vengono trattenuti dall’ozono presente nell’atmosfera, che andrebbe a sua volta tutelato con politiche ad hoc.

Come proteggersi dai raggi UV

Come si può vedere i raggi potenzialmente più pericolosi per la salute sono quelli UV, in particolare UVA e UVB, seppure in maniera diversa.

Per proteggere adeguatamente la pelle la soluzione ideale è quella di applicare regolarmente - e soprattutto quando il corpo è meno coperto dai vestiti - una protezione solare certificata e rispettosa delle caratteristiche del fototipo.

Non tutte le creme tutelano da UVA e UVB: è importante prestare attenzione che abbiano entrambi i filtri. La pelle andrebbe protetta nella quotidianità, non solo quando si prende il sole diretto, in quanto gli UVA vengono prodotti, oltre che dai raggi del sole, da una varietà di dispositivi non naturali.

L’attenzione deve essere massima d’estate, quando sarebbe opportuno utilizzare la crema viso tutti i giorni, anche se si va solamente in ufficio.

 

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