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Animalerie | 20 giugno 2024, 17:28

“Il ritorno naturale del lupo”: nel Biellese 4 branchi - FOTO

Lupi visti a Candelo, Mottalciata, Vigliano, Cossato, Valsessera, Monte Casto, Tracciolino. Un successo la presentazione del progetto LIFE Wolf Alps EU a Palazzo Ferrero

“Il  ritorno naturale del lupo”: nel Biellese 4 branchi  - Foto Alessandro Bozzonetti per newsbiella.it

“Il ritorno naturale del lupo”: nel Biellese 4 branchi - Foto Alessandro Bozzonetti per newsbiella.it

“Il  ritorno naturale del lupo” è il titolo dell’incontro che si è tenuto mercoledì sera, 19 giugno, a Palazzo Ferrero di Biella Piazzo, sul tema   “Conoscere per coesistere ”, promosso dal   progetto LIFE Wolf Alps EU dell’Ente Aree Protette delle Alpi Marittime per migliorare la coesistenza fra lupo e persone che vivono e lavorano sulle Alpi, e per garantire la conservazione a lungo termine del lupo sulle Alpi.

Dalla serata è emerso che oggi,  nel Biellese, ci sono 4 branchi di lupi. Branco inteso come “unità riproduttiva”, ossia una coppia di lupi con i loro figli (i lupi si riproducono una volta all’anno).  Sempre nel Biellese, negli ultimi anni,  sono stati avvistati lupi a Candelo, Mottalciata, Vigliano, Cossato, Valsessera, Monte Casto, Tracciolino.

A livello nazionale i  dati dicono che, oggi, in Italia ci sono circa 3300 lupi. Dato più concreto i 680 lupi accertati dal monitoraggio  2020-2021 che ha interessato Piemonte, Liguria, Valle d’Aosta e parte occidentale della Lombardia.  

L’incontro di mercoledì sera, organizzato dal Centro Recupero Animali Selvatici, Nata Libera e Circolo Tavo Burat, e moderato da Silvano Beduglio (già presidente del Circolo Biellese di Legambiente), si è aperto con l’intervento di Marta De Biaggi, biologa e membro del gruppo di comunicazione di  LIFE Wolf Alps EU.

Marta De Biaggi ha spiegato che il lupo italiano è il lupo appenninico, il quale, cacciato legalmente fino al Decreto Ministeriale Natali del 1971 che ne vietò, appunto,  la caccia, da allora  ha cominciato a disperdersi,  cioè a spostarsi verso le Alpi. Curioso il racconto di una lupa veneta “Giulietta” che si è accoppiata con un lupo proveniente dalla Slovenia creando  il proprio branco. Ha poi parlato dove il lupo vive, cosa mangia, di dispersione  e predazione, di lupi urbani e lupi confidenti, dei rischi per  gli animali domestici, del lupo come risorsa turistica. 

Secondo intervento  quello di Elisabetta Perrone, Carabiniere Forestale ed ex olimpionica di marcia, la quale, affrontando  il tema dal punto di vista normativo, ha spiegato cosa fare in caso di incontro con lupi  e con cani da guardia delle greggi durante una passeggiata in montagna. Ad esempio esempio tenere sempre i cani al guinzaglio. 

La serata si è conclusa con Alessandro Ceffa,  fotografo naturalista, il quale ha mostrato foto e video dei suoi incontri con i lupi in Valssessera, Tracciolino  e Monte Casto in Valle Cervo. Non sono mancate anche qui curiosità, come la foto di un lupo immortalato dalla finestra del bagno di amici di Ceffa nella zona di Monte Casto il 1° gennaio 2018.

Alessandro Bozzonetti

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