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ATTUALITÀ | 26 giugno 2024, 06:50

Burcina in ginocchio dopo la tromba d'aria. Oltre una ventina le piante che dovranno essere abbattute

Il parco resterà chiuso fino alla fine dei lavori. La zona colpita è in particolare quella della faggeta

Burcina in ginocchio dopo la tromba d'aria. Oltre una ventina le piante che dovranno essere abbattute, foto Ente Parco Ticino Lago Maggiore

Burcina in ginocchio dopo la tromba d'aria. Oltre una ventina le piante che dovranno essere abbattute, foto Ente Parco Ticino Lago Maggiore

La Burcina è in ginocchio. La tromba d'aria che nel pomeriggio di venerdì  21 giugno ha colpito il biellese, la valle Elvo in particolare, ha interessato in gran parte il parco più amato dai biellesi e non solo, in particolare la parte della faggeta. Fino da subito, dopo il disastro, il parco è stato chiuso. Anche la macchina dei volontari si è messa in moto per liberare le vie d'accesso al parco dalle piante cadute, e a oggi il lavoro da fare per riparare i danni è ancora lungo. Una squadra degli AIB di Biella in una notte ha riaperto la strada interna al Parco Burcina bloccata in diversi punti dopo gli schianti di alberi e rami di causati dal violento maltempo.

I numeri che rendono l'idea dei danni sono importanti: una ventina circa le piante che saranno abbattute perchè danneggiate durante la tromba d'aria, e altre 9 perchè pericolanti. Altre ancora si deve ancora capire come e se, potranno essere salvate.

E' in seguito al sopralluogo del tecnico responsabile gestione forestale chiamato a verificare lo stato delle piante danneggiate dalla tempesta ma non abbattute che è emersa la necessità di ulteriori abbattimenti perché i danni cagionati a diverse piante lo impongono.

La tipologia di piante interessate dagli interventi è varia: non solo le più vecchie e più deboli, ma anche quelle giovani e sane, hanno fatto le spese del maltempo di venerdì. Un vero disastro. 

"Purtroppo - spiega la presidente dall'ente di Gestione delle aree protette del Ticino e del Lago Maggiore Erika Vallera - è stata colpita un'intera zona, la faggeta, danneggiando tutto quello che si trovava lì e tutto intorno".

Per le operazioni di sradicamento delle piante saranno dunque necessari almeno ulteriori due giorni di lavoro e quindi di chiusura del Parco come da ordinanza del Comune Pollone.

Prima saranno sistemati i danni diretti causati dalla tempesta, quindi la ditta incaricata inizierà con quelli emersi a seguito del sopralluogo.

Solo domani, giovedì 27 giugno, gli operai al lavoro dovrebbero terminare i lavori di messa in sicurezza dell'area che consentirà la riapertura del parco al pubblico. 

Attraverso un post sui social la presidente Vallera sottolinea come di fronte ad eventi come quello di venerdì oggi purtroppo sempre più frequenti, ci sia necessità di prestare una maggiore attenzione, e non manca di ringraziare chi si è reso disponibile a intervenire in aiuto del parco: "Bisogna prendere atto che ormai gli eventi metereologici così violenti sono frequenti, e per questo occorre ripensare i territori affinché siano strutturati per resistere a questi episodi, ma la Burcina ha peculiarità tutte sue che la rende sicuramente a rischio davanti a queste situazioni. Superate le difficoltà di questi primi giorni voglio però sottolineare come tante persone si siano subito attivate e come, ancora una volta, il lavoro di rete abbia permesso un ottimo risultato in tempi rapidi".

stefania zorio

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