"Cosa si cela dietro il successo degli influencers, come Chiara Ferragni, divenuta la donna più seguita d’ Italia? Forse gli influencers hanno molto seguito perché sono astuti e la gente è manipolabile. Ma perché si ha bisogno che una Ferragni o altre stelle del momento dicano come vestirsi, cosa mangiare, dove andare in vacanza? Logico: gli influencers ci piacciono perché ci evitano la fatica di pensare da soli, di scegliere. La nostra è la società dei pigri: altri devono trovare una soluzione, perché le masse non ne hanno voglia e tempo! Dicci cosa fare o le tue parole non servono.
Influencer significa «influenzatore» e follower sta per «seguace». Come i seguaci di una setta. Gli scrittori e i giornalisti hanno i lettori, i cantanti hanno gli ascoltatori, i guru e i missionari hanno i seguaci. Il punto è che siamo una società in cui influenzare è più importante del far riflettere, una foto ha più potere di un pensiero costruttivo e un Mi piace conta più di un’ opinione.
Vi sono guru ma non pensatori, opinionisti che modellano le opinioni altrui ma non giornalisti, celebrità ma non scrittori: siamo tifosi e seguaci, gente che vuole cose inutili solo perché televisione e tizi famosi hanno detto che sono desiderabili. A forza di recepire i pensieri e le parole di altre menti, le nostre cadono in un perenne letargo che le rende inutili. Io ho sempre detto e pensato che abbiamo l’ obbligo di essere ciò che siamo di natura ma mai ridurci ad essere i seguaci o follower di qualcun altro!"