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ECONOMIA | 09 agosto 2024, 06:50

Lavoro e occupazione, sono 670 le entrate in programma a Biella: il 28% saranno stabili

Si concentreranno per il 63% nel settore dei servizi e per il 57% nelle imprese con meno di 50 dipendenti.

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Lavoro e occupazione, sono 670 le entrate in programma a Biella: il 28% saranno stabili (foto di repertorio)

Sono 3.910 i contratti programmati dalle imprese delle province di Biella, Novara, Verbano Cusio Ossola e Vercelli per il mese di agosto 2024, pari al 19% delle entrate complessive previste a livello regionale.

Tratti comuni alle quattro realtà del territorio sono l’alta percentuale, superiore al 72% delle entrate previste, di contratti a termine; la domanda di occupazione espressa da un numero relativamente basso di imprese sul totale (13% in provincia di Vercelli e 12% nelle altre province); una difficoltà di reperimento che supera il 47% delle entrate previste in tutti i territori e una richiesta di esperienza professionale specifica, o quantomeno nello stesso settore, che caratterizza in misura prevalente la domanda di lavoro (percentuale che, nel dettaglio, si attesta al 56% per Biella, al 60% per Vercelli e VCO e al 61% per Novara).

Fermo restando le diverse vocazioni economiche dei territori, in linea generale è il settore dei servizi di alloggio e ristorazione a esprimere una parte consistente della domanda di lavoro nelle province del quadrante. Queste alcune delle indicazioni che emergono dal Bollettino mensile del Sistema Informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e ANPAL, ed elaborate dal Servizio Studi della Camera di Commercio Monte Rosa Laghi Alto Piemonte.

PROVINCIA DI BIELLA

Le entrate programmate ad agosto 2024 sono 670; nel 28% saranno stabili, con contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, per il 72% saranno a termine. Si concentreranno per il 63% nel settore dei servizi e per il 57% nelle imprese con meno di 50 dipendenti. Il 15% sarà destinato a dirigenti, specialisti e tecnici, quota leggermente inferiore alla media nazionale (16%).In 55 casi su 100 le imprese prevedono difficoltà di reperimento dei profili desiderati.

Il 10% delle entrate sarà destinato a personale laureato, mentre una quota del 35% delle entrate complessive riguarderà giovani con meno di 30 anni. Il settore a esprimere il più alto fabbisogno è quello dei servizi di alloggio e ristorazione (150 entrate previste), seguito dalle industrie tessili (90 unità), dai servizi alle persone (90), dal commercio (70) e infine dalle costruzioni (60).  

Redazione g. c.

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