/ Running e Trail

Running e Trail | 12 agosto 2024, 06:50

Carola e l'emozione di un sogno alla Capanna Margherita: “Faccio come diceva papà, scatto fotografie con il cuore", FOTO

Due anni fa ebbi un incidente che mi fece restare a letto per quattro mesi. La paura di non riuscire a camminare era tanta, ma ora sono fiera di dove sono arrivata ora! Me lo dice sempre Gabri “Pensa che la tua gamba ti ha portato fino a qua, le tue cicatrici non sono nulla in confronto a quello che riesci a fare e a ciò che sei”.

Carola e l'emozione di un sogno alla Capanna Margherita: “Faccio come diceva papà, scatto fotografie con il cuore" FOTO

Carola e l'emozione di un sogno alla Capanna Margherita: “Faccio come diceva papà, scatto fotografie con il cuore" FOTO

Amo la montagna fin da piccola, mio papà mi portava quando nel fine settimana stavo con lui. Non capivo il motivo per cui l’amasse a tal punto di andar sempre! “Come fai a dire che ti piace andare in montagna se fatichi così tanto?” Mi dicevo.

Passano gli anni, e la riscopro, a modo mio. Forse proprio nello stesso modo che l’ha scoperta il mio papà. Forse per evadere con la testa. Forse, perché quando vedi tutta quella bellezza e senti quella pace che solo lassù c’è , ne vorresti sempre di più. È uno stare bene. Sentirsi liberi, ma anche una prova con se stessi. A volte sei carico e vorresti spaccare il mondo, a volte ti vorresti fermare al primo tornante, ma solo tu sai ciò che ti aspetta.

La bellezza di ogni singolo fiore, il profumo che ha l’erba quando si scalda con il calore del sole , il rumore del vento… “Scatta fotografie con il cuore da poterle tenere per sempre dentro te” mi diceva papà. E lo sapeva, sapeva che prima o poi l’avrei capito e apprezzato.

Con il tempo, l’ho frequentata in modo più intenso, scoprendo posti nuovi, conoscendo persone, condividendo il proprio pranzo al sacco, e facendo levatacce. Ho conosciuto persone con la quale condivido l’amore per la montagna. L’amore che ho sempre sperato di condividere con la persona che amo. Ed è arrivata! Con tante novità! Mi ha fatto scoprire l’alpinismo. A Natale sono arrivati i ramponi. “Ah, si fa davvero allora!” ho pensato con il cuore che tremava di felicità. Poi la prima “camminata” verticale appena dopo Natale dove ho scoperto il brivido e l’emozione che si ha quando arrivi a nuove altezze. Sono salita a 4000 metri. Ho pianto da quanta bellezza mi circondava! Ho avuto anche, la fortuna di incoronare uno dei miei sogni. Capanna Margherita. Notte in rifugio alla Gnifetti, dove l’agitazione prevaleva così tanto che non ho dormito.

La mattina presto siamo partiti, io e il mio ragazzo. Le prime luci della mattina, il vento forte, il freddo, il rumore che fa la neve sotto ai ramponi… non ci sono parole per descrivere al meglio ciò che si prova se non provarlo. Poi quando scorgi in lontananza la vetta hai ancor più voglia di arrivarci. È stata la sensazione più bella che potessi provare, essere nel rifugio più alto d’Europa! A mangiare pizza per colazione! E chi l’avrebbe detto? L’ultima salita, quando la vedi sempre più vicina e con il cuore capisci che sei davvero lì… inspiegabile!

Due anni fa ebbi un incidente che mi fece restare a letto per quattro mesi. La paura di non riuscire a camminare era tanta, ma ci sono riuscita ed ora ripenso a quei momenti e sono fiera di dove sono arrivata ora! Me lo dice sempre Gabri “Pensa che la tua gamba ti ha portato fino a qua, le tue cicatrici non sono nulla in confronto a quello che riesci a fare e a ciò che sei”. Ha ragione, ma forse ha contribuito a tutto quello che ora sono e a ciò che faccio. È stata la spinta per arrivare a tutto questa bellezza.

In programma ho altre gite, e di migliorare e scoprire fino a dove riesco ad arrivare! Indubbiamente la strada è lunga e piena di cose da imparare, ma sono fiera di me.

Carola Bortoli

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore