Come è possibile che in un momento come questo in cui la Valle Cervo è presa d'assalto dai turisti biellesi ma non solo, che cercano refrigerio e un momento di relax le attività non siano in grado di accogliere come si deve? Questo è l'unico momento dell'anno in cui si formano lunghissime code per il tantissimo afflusso in Valle, dal mattina alla sera. E che dire della folla di persone lungo il torrente Cervo? Peccato però che tra chiusure settimanali e orari non troppo flessibili, sembra infatti che l'offerta nella nostra cara Valle ogni tanto lasci un po' a desiderare.
"Sono un turista della Valle Cervo - racconta un nostro lettore - . Ho una casa in Valle e tutte le estati sono qui. Quello che non capisco è l'atteggiamento degli esercenti nei confronti del turismo in fatto di orari in particolare dal 15 di luglio al 30 agosto.
Lunedì volevo andare a fare una merenda sinoira in un locale a Campiglia, ed era chiuso per riposo settimanale. Ho provato ad andare verso Biella, in quel chiosco vicino che hanno ristrutturato, ed era chiuso anche quello per riposo settimanale con il torrente Cervo a due passi pieno di gente. Ma, scusate, quando c'è afflusso noi teniamo chiuso? Non sarebbe importante in questo periodo togliere i riposi settimanali? Per dare un servizio. In questi giorni c'è tantissima gente in Valle, c'è coda per andare e per tornare da Biella e verso Piedicavallo, e non solo nel fine settimana. Sempre lunedì ho provato anche ad andare a Montesinaro e lì l'attività è chiusa il lunedì e il martedì, e sono aperti solo a pranzo.
Ma questa è l'accoglienza turistica nella Valle Cervo?"