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COSTUME E SOCIETÀ | 21 agosto 2024, 06:50

Sulle tracce dell'oro: il Biellese si conferma una meta di carattere internazionale

La storia aurifera delle valli biellesi, conosciute per l'estrazione fin dai tempi dei romani.

Sulle tracce dell'oro: il Biellese si conferma una meta di carattere internazionale.

Sulle tracce dell'oro: il Biellese si conferma una meta di carattere internazionale.

Fra le valli e i monti biellesi, la ricerca dell’oro è una tradizione e come confermano le testimonianze storiche, anche in passato l’area dell’Elvo era conosciuta per le sue elevate concentrazioni aurifere. Il Parco della Bessa, riconosciuto come "riserva naturale speciale" dalla Regione Piemonte, è un'area di straordinario interesse archeologico. Qui, fin dai tempi dei Romani, l'estrazione dell'oro ha lasciato una traccia indelebile nel paesaggio: cumuli di detriti, chiamati "rughe", modellano il terreno, testimoniando il grande lavoro dagli antichi cercatori. Oggi la riserva non attrae solo studiosi e appassionati di archeologia, ma anche un turismo di nicchia, composto da moderni cercatori d'oro, affascinati dalla possibilità di trovare il prezioso metallo tra le acque del torrente Elvo. Sono in molti, infatti, i turisti tedeschi che pernottando nelle vicinanze si apprestano alla ricerca nelle aree biellesi, anche grazie ai bassi costi rispetto ai Paesi d’oltralpe, in cui i permessi incidono significativamente sui risultati economici, in particolare rispetto ai costi svizzeri.

Tutti i torrenti che scendono dalle valli del Monte Rosa contengono oro, questione già nota nell’antichità. Inoltre, l'assenza di una regolamentazione rigida in Italia rende questa attività ancora più allettante. La legge italiana in materia, risalente al 1927, non considera le sabbie aurifere e non regolamentare esplicitamente la ricerca dell'oro, permettendo quindi ai cercatori di operare liberamente, previa una semplice registrazione online imposta dalla Regione.

Il Parco della Bessa, con il suo fascino selvaggio e la sua ricca storia, continua ad essere un luogo di grande attrazione, non solo per i turisti, studiosi e locali, ma anche per chi è spinto dal sogno (o dall’illusione) di trovare fortuna.

G. Ch.

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