/ AL DIRETTORE

AL DIRETTORE | 22 agosto 2024, 15:44

Accoglienza in Valle Cervo, una lettrice: "Giudizi inappropriati e semplicistici..."

"Oggi viene presa d'assalto nei due mesi estivi solo per godere del suo refrigerio".

Accoglienza in Valle Cervo, una lettrice: "Tutti vogliono, tutti pretendono..." - Foto di repertorio.

Accoglienza in Valle Cervo, una lettrice: "Tutti vogliono, tutti pretendono..." - Foto di repertorio.

Attraverso l'articolo "Biellesi, brava gente, ma con l’accoglienza poca dimestichezza" abbiamo chiesto ai nostri lettori di inviarci segnalazioni positive, per far capire a tutti che esiste anche un’altra faccia della nostra accoglienza, magari ancora un po' sconosciuta, ma esiste.

Aspettiamo le vostre segnalazioni e auspichiamo un cambio di tendenza, non è impossibile. redazione@newsbiella.it. E intanto ci è arrivata questa:

Riceviamo e pubblichiamo:

Buongiorno Direttore,

Sono nata e cresciuta in Valle Cervo e come tale penso di conoscere pregi e difetti di questo luogo.

Mi sorprende sempre leggere come sia facile dare giudizi inappropriati e semplicistici.

Una Valle che viene paragonata a quella di Oropa, o addirittura al Trentino, che per conformazione e realtà economiche resta impossibile se non azzardato mettere a confronto.

Potremmo invece soffermarci su quanto sforzo e quanta buona volontà degli abitanti e delle istituzioni siano stati messi in campo per dare nuova vita e bellezza a seguito di quella che è stata l'ultima devastante alluvione, per esempio.

Ma visto che il turismo è l'argomento del giorno, tutti vogliono, tutti pretendono.

La Valle Cervo è una valle stretta, con pochi posti auto a disposizione, che fino a qualche anno fa veniva snobbata soprattutto per il suo tempo incerto a tal punto che, chi aveva un'attività si è visto costretto a chiudere bottega; questo a discapito di coloro che la vivono tutto l'anno e che la amano.

Oggi, sempre a causa di un clima profondamente modificato, viene presa d'assalto nei due mesi estivi solo per godere del suo refrigerio.

Certo, i servizi forse sono pochi per accontentare questo popolo di mordi e fuggi. 

Bisognerebbe aprire più locali, lavorare 24 ore su 24 per vincere il premio. E dopo? Dopo per dieci mesi potremmo invitare tutti gli esercenti a mangiare a casa nostra visto che dovrebbero nuovamente chiudere.

Forse dovremmo imparare a guardare oltre, ad apprezzare il territorio che abbiamo, magari frequentandolo non solo nei mesi estivi (proprio come succede a Oropa....o nel Trentino), ma soprattutto concepire i luoghi per quello che sono, con la loro bellezza ma pur sempre con i propri limiti.

La Valle Cervo è una fragile perla del nostro biellese ed è importante trattarla con grande rispetto e con un turismo consapevole.

Marina Busolli

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore