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CULTURA E SPETTACOLI | 07 settembre 2024, 06:50

Ezio Greggio, l'intervista: “Cossato punto di riferimento della mia vita. Giovani, realizzate i vostri sogni”

Il volto noto di Canale 5 si racconta a teatro con il suo spettacolo: “ Drive In mi ha fatto capire che il successo e la popolarità erano in arrivo”.

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Ezio Greggio, l'intervista: “Cossato punto di riferimento della mia vita. Giovani, realizzate i vostri sogni”

È lui o non è lui? Cerrrto che è lui: è Ezio Greggio, tornato nella sua Cossato con lo spettacolo “Una vita sullo schermo”, in scena ieri sera al teatro comunale.

Lo show, scritto dal noto volto televisivo di Canale 5, assieme a Marco Salvati e Armando Vertorano, ripercorre la storia della tv italiana di ieri e di oggi attraverso i suoi monologhi e le parodie di famosi personaggi della televisione e della politica. Per l'occasione, l'artista biellese ha scelto di rispondere a qualche domanda del nostro quotidiano.

Ringraziamo Ezio Greggio per la sua disponibilità. Torna a esibirsi a Cossato con lo spettacolo “Una vita sullo schermo”. Quali sono le emozioni e le sensazioni che prova?

"Ritornare a Cossato, nella mia città natale, è ovviamente una grande emozione. Tra il pubblico avrò non solo dei fan ma anche amici e parenti. Cossato era è e sarà sempre un grande punto di riferimento della mia vita".

Di cosa parla il suo spettacolo? Si preannuncia molto autobiografico e ricco di aneddoti.

"Nello spettacolo racconto 40 anni di carriera televisiva e cinematografica appunto 'una vita sullo schermo'. Quindi ripercorrerò le tappe fondamentali della mia carriera: da Drive In a Striscia la Notizia passando per Yuppies fino ai film negli Stati Uniti. Il tutto puntellato di aneddoti molto divertenti".

Nei giorni scorsi, sui social, ha dichiarato che torna nella città dove tutto è cominciato. Che ricordi ha dei primi spettacoli?

"Ho un ricordo bellissimo se pensate che 50 anni fa, in piazza a Cossato, che allora si chiamava Piazza Mercato, ho organizzato uno spettacolo che ancora molti si ricordano intitolato Cossato in piazza. Da lì è iniziato tutta la mia carriera: subito dopo c’è stata Telebiella, Radio Piemonte che ho fondato, sempre in quel periodo, e quindi l’avvio della mia attività che mi ha portato a lavorare a Mediaset dal 1983".

Lei è molto legato alla sua terra d'origine: la trova diversa da come la ricordava?

"Per me è difficile fare un raffronto tra Biella, Cossato, il Biellese di allora e quello di oggi perché mi capita molto di rado di venire in queste zone. E ovvio che dei cambiamenti a prima vista attraversando Biella o Cossato ci sono stati come in tutte le grandi città".

Gli esordi e i primi tempi sono sempre i più difficili: quando ha capito che ce l'avrebbe fatta, che avrebbe acquisito la popolarità?

"Il nostro mestiere ti mette sempre alla prova. Anche quando sei arrivato, devi dimostrare di poter rimanere in sella e continuare la tua carriera. Quando, nel 1983, è nato Drive In ho capito che il successo e la popolarità erano in arrivo: la trasmissione durò cinque anni e subito dopo arrivò Striscia la Notizia, altro grandissimo successo che, ancora oggi, mi vede tra i conduttori dopo 36 anni".

Oggi, è sempre più difficile far ridere e divertire: c'è qualcuno che la fa sorridere?

"Più che altro oggi hanno inventato questa formula del politicaly correct che io e tanti altri colleghi ovviamente non amiamo. Il mio spettacolo, Una vita sullo schermo, infatti è politicaly scorrect. E chi se la prende si aggiusti" (sorride).

Infine, ad un giovane che vuole iniziare questo mestiere quale consiglio darebbe?

"Il mio consiglio ai giovani è di realizzare i propri sogni. Non farsi imporre attività che non si amano: nella vita si ha successo se si perseguono i propri sogni e le proprie passioni".

g. c.

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