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ECONOMIA | 10 settembre 2024, 06:50

Discarica del Brianco, a breve la ripresa dei lavori

Acqua & Sole: “Dobbiamo riorganizzare il cantiere e confrontarci con gli enti competenti. L’impianto è concepito e progettato per garantirne la sicurezza degli operatori interni e della collettività”

Discarica del Brianco, a breve la ripresa dei lavori

Discarica del Brianco, a breve la ripresa dei lavori

Il Consiglio di Stato, accogliendo il ricorso presentato dalla società progettatrice Acqua & Sole, e ribaltando la decisione di primo grado del TAR Piemonte che aveva annullato l’autorizzazione al progetto, ha deciso che il Centro Raccolta Amianto Incapsulato di Brianco a Salussola si può realizzare. 

Newsbiella.it ha chiesto a Francesco Natta, Amministratore Delegato di Acqua & Sole, e Federica Barone, ingegnere della società e progettista dell’impianto, di commentare questa decisione e di spiegare i loro prossimi passi. 

Acqua & Sole, avete vinto questa seconda battaglia giudiziaria sul progetto Centro Raccolta Amianto Incapsulato di Brianco: la opinione sulla decisione del Consiglio di Stato?

Siamo contenti che alla fine siano state riconosciute la serietà e professionalità non solo nostre, nel proporre un progetto tecnicamente ineccepibile, ma anche degli enti competenti che lo hanno scrupolosamente analizzato e valutato in tutti questi anni, con un iter davvero complesso e approfondito.

Quali sono le varie fasi di realizzazione dell’impianto e i tempi? C'è già una data di inizio lavori?

I lavori, iniziati e poi interrotti dal TAR a febbraio 2022, potranno riprendere a breve, giusto il tempo di riorganizzare le attività di cantiere e previo confronto con gli enti competenti. Oltre all’invaso e all’allestimento del primo lotto di stoccaggio dovranno essere realizzate tutte le infrastrutture di servizio come gli uffici e i sistemi di trattamento delle acque.

In questi anni avete dichiarato di volervi integrare nel territorio e nel sistema produttivo che vi ospita: cosa promettere all’economia locale, in particolare ai settori agricolo, industriale ed edilizio?

Confermiamo quello che abbiamo detto durante tutto questo percorso: dimostreremo al territorio che ci ospiterà che con serietà e professionalità le attività ambientali ben progettate e gestite rappresentano solo un valore aggiunto per la collettività e non un problema. Le aziende edili del Biellese potranno essere più competitive nelle attività di bonifica, grazie alla presenza dell’impianto, mentre per gli altri comparti le misure di compensazione da noi proposte in questi anni per promuovere la valorizzazione del territorio sono vincolanti, essendo ricomprese nell’autorizzazione.

Avete inoltre dichiarato che la realizzazione dell’impianto comporterà un indotto in termini di lavoro: quante persone saranno assunte e aziende biellesi coinvolte?

Tra realizzazione e gestione sull’impianto saranno operative circa 30 persone e una decina di aziende; più importante sarà l’indotto, connesso alla promozione dei lavori edili annessi alle bonifiche degli edifici, ai trasporti e alle necessità di manutenzione e controlli, anche analitici, relativi al sito.    

Confermate che ci sarà un contributo  di 700.000 euro che, tramite il Comune di Salussola, sarà destinato a interventi in materia di salute pubblica e miglioramento della viabilità?

Il Contributo di 700.000 euro, che ci siamo impegnati a versare per migliorare la sicurezza stradale del territorio, verrà corrisposto direttamente alla Provincia ed è vincolato alla realizzazione della rotatoria all'incrocio tra la Strada provinciale Santhià e quella per il Brianco.

Vi impegnerete a smaltire gratuitamente i rifiuti di cemento amianto derivanti dalla bonifica di edifici pubblici ed ecclesiastici del Biellese, ed a rimuovere e sostituire 500 metri quadrati di coperture a Salussola su scelta del Comune?

Certo, tutto quello che è stata proposto durante questo lungo iter verrà mantenuto. Inoltre è previsto per gli edifici siti nel Comune di Salussola lo smaltimento gratuito per tutti, anche per i privati cittadini.

Lo avete più volte dichiarato: ci spiegate perché il Centro Raccolta Amianto è sicuro?

Abbiamo concepito e progettato il Centro con tutti gli accorgimenti tecnici possibili, strutturali e gestionali, per garantirne la sicurezza per gli operatori interni e per la collettività. L’impermeabilizzazione del fondo dell’invaso di stoccaggio, la sigillatura finale in superficie, i sistemi di trattamento delle acque, le procedure di abbancamento, anch’esse valutate da Provincia, ARPA e ASL e vincolanti per la gestione, e il piano dei monitoraggi, non solo aziendale, ma anche degli enti competenti, sono stati scrupolosamente definiti e vagliati sulla base delle più avanzate conoscenze scientifiche e tecnologiche e garantiscono che l’impianto non avrà impatti negativi sulla comunità che ci ospita.

In ultimo, vi eravate resi disponibili per accogliere delle visite periodiche da parte di una commissione/specialisti: siete sempre d'accordo?

I nostri impianti, anche in altre località, sono sempre aperti agli enti competenti. Ci siamo impegnati anche a fornire noi i fondi al Comune per l’insediamento della commissione e l’esecuzione dei monitoraggi terzi che essa intendesse eseguire. Anche questa è una delle misure previste in autorizzazione e quindi comunque vincolante.

Alessandro Bozzonetti

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