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ECONOMIA | 12 settembre 2024, 12:00

Lavoro, a Biella le entrate programmate di settembre saranno 1340: il 26% saranno stabili

Si concentreranno per il 61% nel settore dei servizi e per il 56% nelle imprese con meno di 50 dipendenti.

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Lavoro, a Biella le entrate programmate di settembre saranno 1340: il 26% saranno stabili (foto di repertorio)

Sono 7.090 i contratti programmati dalle imprese delle province di Biella, Novara, Verbano Cusio Ossola e Vercelli per il mese di settembre 2024, pari al 18,5% delle entrate complessive previste a livello regionale.

Tratti comuni alle quattro realtà del territorio sono l’alta percentuale, superiore al 70% delle entrate previste, di contratti a termine; la domanda di occupazione espressa da un numero relativamente basso di imprese sul totale (20% di Biella, 19% di Novara, 18% di Vercelli e 15% di Verbania); una significativa difficoltà di reperimento in tutte le province e una richiesta di esperienza professionale specifica, o quantomeno nello stesso settore, che caratterizza in misura prevalente la domanda di lavoro (percentuale che, nel dettaglio, si attesta al 59% per Novara, al 60% per VCO e al 63% per Biella e Vercelli).

Ferme restando le diverse vocazioni economiche dei territori, in linea generale sono i settori dei servizi alle persone, dei servizi di alloggio e ristorazione e del commercio a esprimere una parte consistente della domanda di lavoro nelle province del quadrante. Queste alcune delle indicazioni che emergono dal Bollettino mensile del Sistema Informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e ANPAL, ed elaborate dal Servizio Studi della Camera di Commercio Monte Rosa Laghi Alto Piemonte.

A Biella le entrate programmate a settembre 2024 sono 1.340; nel 26% saranno stabili, con contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, per il 74% saranno a termine. Si concentreranno per il 61% nel settore dei servizi e per il 56% nelle imprese con meno di 50 dipendenti. Il 21% sarà destinato a dirigenti, specialisti e tecnici, quota inferiore alla media nazionale (24%). In 57 casi su 100 le imprese prevedono difficoltà di reperimento dei profili desiderati.

Il 17% delle entrate sarà destinato a personale laureato, mentre una quota del 31% delle entrate complessive riguarderà giovani con meno di 30 anni. Il settore a esprimere il più alto fabbisogno è quello dei servizi alle persone (260 entrate previste), seguito dalle industrie tessili (250), dai servizi di alloggio e ristorazione (180), dal commercio (160) e infine dalle costruzioni (90).  

c. s. Camera Commercio g. c.

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