Immagini e testi di “Su Calendariu 2024” del Circolo Culturale Sardo “Su Nuraghe” ci accompagnano nello scorrere dei mesi, con sensibilità sociale e naturalistica attraverso didascalie di Lucio Bordignon e di due studenti universitari: Martina Cadin e Leonardo Siddi. Insieme hanno fornito testi e foto, a completamento delle immagini di Walter Caterina, anch’egli valente fotografo naturalista.
Il declino delle libellule
Gli stagni di Curino e Masserano. Nei comuni di Curino e di Masserano, nel Biellese orientale, la “Minerali Industriali” e la “Sasil” estraggono, da miniere a cielo aperto, sabbie silicee e feldspati destinati alle industrie italiane del vetro e della ceramica. Una volta terminata l’attività estrattiva, i terreni vengono riqualificati ricostruendo il manto erboso, piantando cespugli e alberi e modellando le parti più basse, dove spesso si raccoglie l’acqua piovana o dove, a volte, affiora la falda, affinché divengano stagni, utili alla vita delle libellule. Ne esistono due a Cacciano nel comune di Masserano, e tre in località Sella e Nolizza nel comune di Curino. Dal 2020 al 2023, in queste località sono stati condotti censimenti che hanno portato ad identificare 16 specie di libellule: Aeshna cyanea, Anax imperator, Calopteryx splendens, Coenagrion puella, Cordulia aenea, Crocothemis erythraea, Enallagma cyathigerum, Ischnura elegans, Libellula depressa, Libellula quadrimaculata, Orthetrum cancellatum, Orthetrum coerulescens, Phyrrosoma nymphula, Platycnemis pennipes, Sympetrum fonscolombii, Sympetrum striolatus. Gli studi sono tuttora in corso.
Lucio Bordignon, Martina Cadin e Leonardo Siddi (Settembre)