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EVENTI | 21 settembre 2024, 09:22

Da Baj a Ziveri: un alfabeto di amicizia. Fino al 7 gennaio la mostra della collezione Sanguinetti

Un rapporto di amicizia nato tra gli anni 50 e 60 ha dato vita ad una collezione inclusiva, che parla di ricerca e amicizia

Da Baj a Ziveri: un alfabeto di amicizia. Fino al 7 gennaio la mostra della collezione Sanguinetti

Da Baj a Ziveri: un alfabeto di amicizia. Fino al 7 gennaio la mostra della collezione Sanguinetti

Fino al 7 gennaio 2025 sarà possibile visitare la mostra “da Baj a Ziveri gli artisti della Collezione Sanguinetti”. In via dei Seminari 3, i curatori Clara Allasia, Daniela Magneti e Federico Sanguinetti hanno riunito, nelle sale del Palazzone di Biella, il nuovo spazio espositivo di Banca Patrimoni Sella & C., una collezione personale frutto dei rapporti di amicizia tra Sanguinetti e diversi artisti.

Il percorso inizia in un corridoio, a destra troviamo il tanto conosciuto alfabeto, che indirizza il pubblico alla lettura del percorso, e richiama all’Alfabeto Apocalittico di Sanguinetti del 1982 e illustrata dall’amico Enrico Baj. A sinistra è presente un’opera di Manuel Antonio Rodrigues Puente del 2022 denominata Edoardo Sanguineti -Fragmentos de una obre, presentata alla GAM di Torino nell’inverno, tra il 2022 e 2023, per la mostra: Edoardo Sanguinetti: Il volto del poeta.

Inizia così, in ordine alfabetico la visita alle opere. Il percorso mostra i legami di amicizia e le fertili collaborazioni del poeta ed intellettuale con alcuni tra i più celebri artisti a lui contemporanei. Tale sentimento si evince dalle poesie e i giochi di parole, create da Edoardo e dedicate agli artisti, nate partendo delle iniziali dei loro nomi.

L’utilizzo dell’alfabeto è anche, come descritto dai curatori, una buona soluzione per raccontare l’accostamento e la moltitudine dei linguaggi espressivi che compongono la collezione.

Camminando per le stanze scopriamo un Sanguinetti studente, all’ultimo anno del Classico, e il suo professore di filosofia: Albino Galvano. Quest’ultimo capace di ammansire gli studenti con le sue parole. Proprio con le parole Edoardo scrive pensando al suo professore e artista “Animam tangunt le forme del sogno”.

Proseguendo troviamo una ballata delle donne, scritta nel 7 marzo del 2003. Un inno alle donne di tutte le età e alle partigiane.

La scoperta delle opere continua con quella di Marco Nereo Rotelli la cui frase “Ci vuole vita per amare”, combacia con l’idea che amare la vita significa circondarsi di persone creative, come ha fatto Sanguinetti.

L’ingresso è libero e gratuito, dalle 15.00 alle 18.00, il martedì e il venerdì.

Mariantonietta Pace

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