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ATTUALITÀ | 26 settembre 2024, 06:50

Grandine, downburst, temporali: sempre più frequenti, in aumento anche le assicurazioni auto

Parla Raineri di Generali Italia: “Il cambiamento climatico ha cambiato il mercato, è bene analizzare le proprie coperture estendendole e adeguandole nella propria polizza”.

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Grandine, downburst, temporali: sempre più frequenti, in aumento anche le assicurazioni auto

Violenti temporali, improvvisi acquazzoni, downburst, grandinate di medie e grosse dimensioni. È quanto hanno assistito i biellesi (e la maggior parte dei piemontesi) nel corso delle ultime estati, contrassegnate da temperature torride ed eventi calamitosi sempre più estremi. Spesso con conseguenze economiche devastanti, che colpiscono senza appello le tasche e i beni dei cittadini.

Come, ad esempio, le automobili, colpite in pieno dalle recenti ondate di maltempo: basti pensare a ciò che è accaduto nei mesi scorsi a Torino, Biella e in altre zone della regione, con migliaia di mezzi danneggiati, tra vetri in frantumi, ammaccature e buchi sulla carrozzeria, a causa della grandine, uno degli spauracchi del cittadino medio. “Dal 1992 ad oggi i sinistri mondiali per fenomeni estremi legati al clima sono aumentati del 5/7% annuo, con picchi considerevoli negli ultimi anni – spiega Gian Luca Raineri, rappresentante procuratore dell'agenzia di Biella via Gramsci di Generali Italia – Dai dati in nostro possesso questa tendenza continuerà anche in futuro, anche di fronte ad una diminuzione degli attuali livelli di inflazione”.

Lo stesso trend si evince in Italia. “Tutte le regioni sono colpite in maniera indistinta da tali eventi, come allagamenti da piogge intense, esondazioni, frane, danni provocati da temporali, trombe d'arie, grandinate intense – sottolinea Raineri – Nello specifico, sono stati 1503 i fenomeni meteorologici estremi che, dal 2010 a fine ottobre, hanno provocato danneggiamenti nel territorio italiano. 780 i Comuni dove si sono registrati tali fenomeni, con impatti materiali nelle vite delle persone, e 279 vittime. Inoltre, rispetto al 2022, nello scorso anno si è registrato un aumento del 22% dei danni procurati da eventi naturali estremi”.

Per questo, a causa di una sempre maggior frequenza delle perturbazioni atmosferiche e dei disagi ad esso collegati, si assiste ad un aumento delle tariffe delle polizze assicurative che coprono i danni. “Il cambiamento climatico ha cambiato il mercato, non è più come un tempo e si è costretti a fare i conti con la piena sostenibilità– afferma Raineri – Le condizioni sono mutate a livello generale: oggi, nella maggior parte dei casi, vengono applicate condizioni ben specifiche, con un aumento delle franchigie (l'importo di un danno che resta a carico dell'assicurato ndr) e, talvolta, una diminuzione dei massimali, ovvero l'importo massimo indennizzabile dalla compagnia. Tuttavia si parla ancora di aumenti contenuti”.

Da lì il consiglio agli utenti: “Non solo è di fondamentale importanza assicurarsi ma analizzare con attenzione le proprie coperture estendendole e adeguandole nella propria polizza – commenta Raineri – Oggi, è opportuno mantenere un contatto periodico con il proprio assicuratore più volte all'anno per modificare il proprio accordo di base iniziale, soggetto a possibili cambiamenti normativi e condizioni esterne di variabilità. Purtroppo, dovremo convivere con gli effetti del cambiamento climatico ed è bene trovarsi pronti e coperti”.

g. c.

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