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Music Cafè | 29 settembre 2024, 08:00

Riascoltati per voi: Taylor Swift - 1989 (2014)

Questo disco rappresenta una svolta cruciale nella carriera dell’artista, segnando il passaggio dal country al pop, ma soprattutto è riuscita a diventarne in breve tempo un’icona mondiale della musica pop.

Riascoltati per voi: Taylor Swift - 1989 (2014)

Riascoltati per voi: Taylor Swift - 1989 (2014)

Trentacinquesimo appuntamento per la rubrica “Riascoltati per voi”. Nonostante io non sia un fanatico del genere, quest’oggi vi propongo un po’ di dance pop con la regina incontrastata di questi ultimi anni, ossia Taylor Swift con il disco “1989” che, come sostengono i critici musicali, è “un viaggio nel pop che ha cambiato le regole del gioco”.

Questo disco rappresenta una svolta cruciale nella carriera dell’artista, segnando il passaggio dal country al pop, ma soprattutto è riuscita a diventarne in breve tempo un’icona mondiale della musica pop. Quindi, ascoltare "1989" di Taylor Swift, pubblicato nell’ottobre di dieci anni fa, è un'esperienza che merita di essere vissuta. Sì, perché riascoltarlo oggi è come riaprire un diario delle emozioni di quel 2014, un anno in cui il mondo si stava rapidamente digitalizzando e le relazioni sociali si stavano velocemente trasformando.

Con le sue influenze synth-pop, una produzione impeccabile, le sonorità accattivanti, la sua freschezza e data da quell’energia contagiosa, “1989" riesce a catturare l’essenza della gioventù, rendendo questo disco da ascoltare per chiunque desideri riscoprire il potere della musica pop. Credo che l’album “1989” abbia segnato un’epoca e ridefinito le aspettative per il pop contemporaneo, rendendolo un album che vale la pena riascoltare.

Tra i miei brani preferiti vi cito: ovviamente la sua hit più famosa di tutte, ossia “Shake It Off”, che con il suo ritmo frizzante ha il potere di infondere energia e positività, la tipica canzone da cantare a squarciagola mentre si esce da una situazione difficile. Oppure "Blank Space”, grazie al suo ritornello accattivante e il testo ironico, Taylor Swift è riuscita a creare il classico cavallo di battaglia del suo repertorio. Passando poi da “Style”, che con il suo suono “chiccoso” e moderno, col passare del temp è diventando un classico pop. "Out of the Woods”, una sorta di viaggio sonoro dove l'apice emotivo e le sonorità eteree la trasformano in un pezzo che resta impresso nella mente. Per concludere, vi propongo l’ascolto di ”Wildest Dreams”, forse tra le mie preferite. Attraverso la sua capacità di far evocare quelle immagini nostalgiche che ognuno di noi porta con se, è un brano che ti fa sognare e creare quell’atmosfera romantica e malinconica che ti colpisce profondamente.

Vi lascio all’ascolto, ma prima qualche nota statistica: "1989" ha debuttato alla prima posizione della Billboard 200, restandoci per ben 11 settimane, la Swift è l'unica artista insieme ai “The Kingston Trio” e ai mitici “Beatles”, ad avere 4 album con 6 settimane (o più) ciascuno in vetta alla classifica album statunitense. Inoltre “1989” è stato l'album più venduto del 2014 negli Stati Uniti; ha vinto il premio Grammy come "Album dell'Anno" nel 2016 ed è stato certificato disco di platino in numerosi paesi. Con singoli di successo come "Shake It Off", "Blank Space", e "Style", il disco è riuscito ad ottenere numerose vendite e streaming da capogiro, incassando oltre 10 milioni di copie in tutto il mondo.

Voto: 8,5

Tracce:

1) Welcome to New York – 3:32

2) Blank Space – 3:51

3) Style – 3:51

4) Out of the Woods – 3:55

5) All You Had To Do Was Stay – 3:13

6) Shake It Off – 3:39

7) I Wish You Would – 3:27

8) Bad Blood – 3:31

9) Wildest Dreams – 3:40

10) How You Get The Girl – 4:07

11) This Love – 4:10

12) I Know Places – 3:15

13) Clean – 4:31

Durata: 49 minuti.

Formazione: Taylor Swift (voce, chitarra acustica); Max Martin (tastiera, programmazione, pianoforte); Shellback (chitarra acustica, chitarra elettrica, basso, tastiera, percussioni, chitarra, batteria); Ali Payami (tastiera); Ryan Tedder (pianoforte, juno, chitarra acustica, chitarra elettrica); Noel Zancanella (sintetizzatore, basso); Jack Antonoff (chitarra acustica, chitarra elettrica, tastiera, basso, batteria); Nathan Chapman (chitarra elettrica, basso, tastiera, batteria); Imogen Heap (vibrafono, batteria, m'bira, percussioni, tastiera); Mattman & Robin (batteria, chitarra, basso, tastiera, percussioni); Greg Kurstin (tastiera); Niklas Ljungfelt (chitarra); Jonas Thander (sassofono); Jonas Lindeborg (tromba) e Magnus Wiklund (trombone).

Vorrei tanto conoscere le vostre opinioni personali, sono curioso di sapere che cosa ne pensate non solo di “1989” ma anche di Taylor Swift e della sua musica.

Al prossimo riascolto…

Andrea Battagin

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