Music Cafè - 30 settembre 2024, 08:20

Le Quattro Stagioni di Vivaldi per l'apertura de "i concerti dell'accademia"

Le Quattro Stagioni di Vivaldi per l'apertura de "i concerti dell'accademia"

Il violinista Pavel Berman con il perosiensemble

 

Il concerto del perosiensemble, che inaugurerà la 48ª Stagione de «i concerti dell’accademia», sarà interamente dedicato alla musica di Antonio Vivaldi e si terrà venerdì 4 ottobre alle 20:45 all'Oratorio del Santo Sudario di Biella (davanti all'Accademia, al Piazzo).

L’Ensemble propone il ciclo di composizioni più celebri dell’autore veneziano: Le Quattro Stagioni, con Pavel Berman violino solista e concertatore. Scritti nel 1725, i quattro concerti fanno parte de “Il Cimento dell’armonia e dell’inventione” op. 8, sono ispirati ognuno a una diversa stagione dell’anno e rappresentano uno dei primi esempi di musica descrittiva.

Le Quattro Stagioni di Antonio Vivaldi: un sublime capolavoro che si erge come un monumento all’arte della musica descrittiva. L’opera, che si apre come un brillante scrigno di dodici concerti solistici, è custodita nel celebre Il Cimento dell’Armonia e dell’Inventione, opus 8, e vide la luce nel 1725, un annullamento del tempo stesso, dove la bellezza si fonde con l’invenzione.

Vivaldi ebbe l’ardire di anteporre a ciascuna delle sue quattro stagioni un sonetto dimostrativo, un atto di audace genialità che cattura non solo l’essenza della natura, ma anche l’anima stessa dell’uomo. In queste note melodiose, i titoli si elevano a rappresentazioni vivide di scene naturali, mentre i versi dei sonetti, trasposti con una maestria senza pari, si intrecciano con la musica, come fiori che sbocciano sotto il sole.

La Primavera, con la sua freschezza e la sua vivacità, apre il ciclo con una melodia briosa che ci avvolge in una dolce euforia, un canto di uccellini che si eleva nell’aria e viene interrotto, dalle prime avvisaglie di un temporale in arrivo. Nel secondo movimento il cane abbaiante trova la sua voce in una figurazione ritmica che danza con la viola, evocando il brio di un paesaggio animato.

Nell’Estate, dove un’esplosione di suoni risonanti rappresenta i temporali che si scatenano in un caldo opprimente, il violino solista, come un amante che canta dolci serenate, si fa portavoce di un tema melodioso, mentre l’accompagnamento degli altri violini simula il ronzio incessante degli insetti, una sinfonia di vita che palpita sotto il sole ardente.

L’Autunno ci invita a una festa di balli e canti, un’ode alla vendemmia che si dissolve in un sonno profondo, cullato dall’ebrezza del vino. Il terzo movimento risuona con l’eco della caccia: il violino solista rappresenta il disperato tentativo della preda di fuggire, mentre l’orchestra esplode in colpi di fucile e latrati di cani, un dramma sonoro che culmina nell’inevitabile resa della vittima, un triste epilogo alla danza della vita.

Infine, l’Inverno ci avvolge con una gelida brezza sonora, e la sua figurazione ritmica instabile evoca l’immagine di un scivolamento sul ghiaccio, una danza precaria sotto un cielo grigio. Il celebre tema del secondo movimento, accompagnato dal pizzicato dei violini, simula le gocce di pioggia, come un triste presagio di un mondo congelato.

Attraverso le note di Vivaldi ci immergiamo in un ciclo senza tempo, un viaggio sonoro che ci conduce attraverso le stagioni, evocando non solo la straordinaria bellezza della natura, ma anche la vulnerabilità della condizione umana.


Antonio Vivaldi

Le Quattro Stagioni (1725)

Concerto in mi maggiore per violino, archi e basso continuo, op. 8 n. 1, RV 269 
La primavera
 

Concerto in sol minore per violino, archi e basso continuo, op. 8 n. 2, RV 315 
L’estate

Concerto in fa maggiore per violino, archi e basso continuo, op. 8 n. 3, RV 293 
L’autunno

Concerto in fa minore per violino, archi e basso continuo, op. 8 n. 4, RV 297 
L’inverno


Pavel Berman (violino)
Perosiensemble

Pavel Berman
Vincitore del Concorso Indianapolis, Pavel Berman appare regolarmente in Italia e all’estero nel ruolo di Solista e/o Direttore con Orchestre quali i Virtuosi Italiani, i Virtuosi di Mosca, la Haydn di Trento e Bolzano, i Pomeriggi Musicali di Milano, l’Orchestra da Camera di Mantova, l’Orchestra di Padova e del Veneto, la Sinfonica Toscanini di Parma, l’Orchestra del Teatro La Fenice, al Bellini di Catania, il Carlo Felice di Genova, la RAI di Torino, Santa Cecilia a Roma, l’Orchestra del Teatro Sao Carlo di Lisbona, Moscow Symphony Orchestra, Romanian National Radio, Wurtembergische Philharmonie, la Dresden Staatskapelle, i Berliner Sinfoniker e altre.
Ha suonato con l’Indianapolis Symphony Orchestra, l’Atlanta Symphony, la Dallas Symphony, la Prague Symphony, la Royal Philarmonic di Liverpool, la Beijing Philharmonic, e ha tenuto concerti nelle più prestigiose sale del mondo quali la Carnegie Hall, il Théâtre des Champs Elysées e la Salle Gaveau di Parigi, la Herkulessaal di Monaco, il Bunkakaikan di Tokyo, il Teatro alla Scala di Milano, il Palais des Beaux Arts di Bruxelles.
Ha fondato la Kaunas Chamber Orchestra diventata Kaunas Symphony Orchestra in Lituania e partecipa al Festival Oistrach di Odessa.
Si esibisce in varie tournée in Giappone e ha preso parte al progetto Rachmaninoff presentato all’Accademia di Santa Cecilia e al Festival Settimane Musicali di Stresa.
Tra le sue ultime registrazioni i CD per Dynamic dedicati a Prokofiev: le Sonate e i due Concerti con l’Orchestra della Radio Svizzera Italiana e il DVD dei 24 Capricci di Paganini.
Pavel Berman insegna presso il Conservatorio della Svizzera Italiana di Lugano e tiene corsi accademici e pre-accademici presso l'Accademia Perosi di Biella. Suona il violino Antonio Stradivari ‘Conte De Fontana', Cremona 1702 ex David Oistrach della Fondazione Il Canale di Milano.

c.s. Accademia Peerosi - cc