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POLITICA | 03 ottobre 2024, 06:50

Provinciali, l'analisi del voto. Ramella Pralungo: “Poteva finire peggio, ora lavoriamo insieme per il territorio”

Sull'esclusione di Gentile e Lega, il presidente si domanda: “Il voto lascerà degli strascichi in seno alla coalizione?”.

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Provinciali, l'analisi del voto. Ramella Pralungo: “Poteva finire peggio, ora lavoriamo insieme per il territorio”

Il voto di domenica scorsa ha decretato la vittoria del centrodestra, con la conquista della maggioranza del consiglio provinciale: 6 a 4 il risultato finale, che ha visto l'elezione di tre candidati di Fratelli d'Italia e Forza Italia (Simona Coda, Matteo Russo, Paolo Calabrese, Pier Ercole Colombo, Mosè Brizi e Elisa Pollero) e l'esclusione, a sorpresa, di Dino Gentile e della Lega. La lista riferibile al centrosinistra ha portato in consiglio Mario Carli, Barbara Pancheri, Paolo Rizzo e Riccardo Lunardon.

A commentare l'esito della tornata elettorale il presidente dell'ente Emanuele Ramella Pralungo: “Doveva essere una votazione amministrativa, estranea a logiche politiche e partitiche, ma così non è stato – sottolinea – Una lista civica ha affrontato una coalizione di centrodestra e non ha ottenuto la maggioranza del consiglio provinciale. È finita 6 a 4 nonostante ci si trovasse di fronte ad una situazione generale ben più complessa e difficile rispetto a quella di un paio di anni fa”.

L'analisi di Ramella Pralungo parte da alcuni dati oggettivi: “Le passate elezioni amministrative hanno decretato la vittoria di nuove amministrazioni locali che, legittimamente, hanno votato in maniera compatta a favore della lista avversaria. Il caso della Valsessera è emblematico. Altri comuni, come Andorno e Candelo, hanno fatto valere il loro peso politico e molti voti sono andati perduti poiché mancava una lista unitaria, riferibile al nostro raggruppamento. Tutti questi aspetti sono stati decisivi al momento del voto”.

Ma nonostante ciò il risultato è stato soddisfacente. “Oserei direi un grande risultato – puntualizza Ramella Pralungo – Sulla carta, con l'onda delle scorse amministrative, la partita poteva finire peggio: 7 a 3, o addirittura 8 a 2. Invece, è andata diversamente: per molti queste elezioni non sono state una questione meramente politica. Alcune persone, forse, hanno riconosciuto nella mia persona qualità e capacità amministrative di tutto rispetto, che vanno al di là dei personalismi e dei colori politici, e gli stessi avversari non hanno sfruttato appieno questo vantaggio. Infine, ricordo sempre da dove veniamo e quale situazione di emergenza si è dovuto affrontare quando sono arrivato alla guida della Provincia. Non dimentichiamo il passato”.

Un pensiero va anche ai grandi esclusi, Dino Gentile e Lega, tanto che il presidente si domanda: “Questo voto lascerà degli strascichi in seno alla coalizione? Ad oggi non c'è risposta ma a mio parere non c'è stata la dovuta attenzione negli interessi di ogni singolo attore dell'alleanza di centrodestra”. Da qui, l'appello ai prossimi membri del consiglio provinciale: “Tra loro saranno presenti anche dei sindaci: auspico che si ragioni nell'interesse del territorio facendo sintesi e squadra su temi importanti. Da parte mia c'è la massima disponibilità a lavorare insieme per il bene e il futuro del Biellese. Viabilità, scuole saranno al centro della nostra attenzione. Sicuramente uno dei temi che si affronterà è quello che riguarda la Trossi, voluta fortemente da tutti i primi cittadini della provincia. Sarà oggetto di discussione in consiglio, il cui piano viabilistico era stato approvato all'unanimità dall'assemblea dei sindaci”.

g. c.

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