COSTUME E SOCIETÀ - 06 ottobre 2024, 08:30

Museo delle Migrazioni di Pettinengo: dalle note di “Mau Ritm & Gius” alle visite guidate gratuite per le scuole biellesi

Con l’arrivo dell’autunno e l’inizio del nuovo anno scolastico, riprendono le aperture gratuite riservate alle scuole.

Museo delle Migrazioni di Pettinengo: dalle note di “Mau Ritm & Gius” alle visite guidate gratuite per le scuole biellesi.

Domenica 29 settembre 2024, sulle note di “Mau Ritm & Gius”, si è conclusa a Pettinengo la stagione espositiva estiva del "Museo delle Migrazioni, Cammini e Storie di Popoli”.

Pomeriggio di festa tra note e degustazioni gratuitamente donate dalla generosità degli abitanti locali coadiuvati dai soci del Circolo Culturale Sardo “Su Nuraghe” di Biella.

Calde tisane, tranci di pizza e torte di frutta locale hanno fatto da cornice alla musica offerta da Mauro Chiarini e Giuseppe Ceria, in arte Mau Ritm & Gius, nome coniato per l’occasione.

Il duo è nato quasi per caso attorno ad un falò una sera d’estate di qualche anno fa. Non avevano mai suonato insieme prima, ma la magia che caratterizzò quella serata li convinse a provare a percorrere una strada artistica e di amicizia, che li ha condotti a condividere nuove avventure.

Portati a battesimo dal Museo delle Migrazioni, nella bella cornice del “Balcone del Biellese”: con la loro musica hanno inaugurato a giugno la stagione estiva del Museo in capo al Circolo Culturale Sardo “Su Nuraghe” di Biella aderente alla “Rete Museale Biellese”, unitamente al “Museo dell’Infanzia”, gestito dall’Associazione “Piccola Fata”, e al "MUSA - Museo degli acquasantini e della sacralità dell'acqua"- realizzato grazie alla sinergia attivata con il DocBi-Centro Studi Biellesi - patrocinati e sostenuti dalla locale Amministrazione comunale.

Mauro e Giuseppe provengono da esperienze musicali diverse e insieme hanno trovato un filo conduttore comune, quello di suonare e cantare musiche e canzoni che piacciono ad entrambi, senza seguire un genere musicale specifico. Elaborazioni personali con Mauro che canta e suona la chitarra, a volte percuotendone la cassa armonica per dare il ritmo alla musica, e Giuseppe che suona la chitarra, il banjo ed il bouzouki irlandese, per accompagnare la sua voce calda e melodiosa.

Nel mentre, stanno già pervenendo dalle scuole le prenotazioni per visite guidate gratuite, nelle quali sarà possibile vedere i nuovi allestimenti di scacciapensieri curati da Alessandro Zolt e da Guido Antoniotti.

Il piccolo strumento tascabile di origine orientale, che appartiene alla cultura di innumerevoli paesi, veniva impiegato - secondo alcuni studiosi - per scacciare la malinconia del dover partire, grazie al suono prodotto dalla lamella vibrante di cui è composto. Realizzato in metallo o in bambù, a seconda delle località, in Sardegna è noto come trunfaribeba, in Piemonte; marranzano, in Sicilia. Non a caso, tra gli oltre 1300 nomi con il quale è conosciuto nei cinque continenti, è detto anche “tromba degli zingari” e “arpa degli Ebrei”; termini in cui risuona la eco dell’antica migrazione indoeuropea ancora in essere degli apolidi Gitani - Sinti e Rom - e del biblico esodo, eterno peregrinare dei Giudei.

C.S. Simmaco Cabiddu, Su Nuraghe