Il decreto è confermato: il Tribunale Amministrativo Regionale per il Piemonte, nella serata di ieri sabato 5 ottobre, ha emanato la firma. Accolta l'istanza di precisazione avanzata alla dalla Regione Piemonte, riguardante il decreto del Tar n. 11004 del 3 ottobre 2024 che sospendeva l’attività venatoria su tutto il territorio regionale.
A seguito della confusione generata in questi giorni, ne consegue, dai recenti chiarimenti, che è stata confermata la sospensione delle sole specie a rischio, sottolineate dagli enti che negli ultimi giorni si sono battuti per la salvaguardia della fauna a rischio (Oipa, Leal e Pro Natura). Gli enti avevano sollevato preoccupazioni in merito alle irregolarità riscontrate nel processo di approvazione del calendario di caccia: “Mancata trasparenza. La misura è necessaria per preservare la biodiversità. Il piano venatorio regionale non è stato correttamente aggiornato e ciò solleva preoccupazioni per le specie a rischio di estinzione come la moretta, la pernice bianca, la coturnice e il fagiano di monte”.
In via definitiva, la sospensione delle attività venatorie è riferita, esclusivamente, alle seguenti specie alpine a rischio: Pernice bianca, Coturnice e Fagiano di monte e alla specie acquatica Moretta.