POLITICA - 09 ottobre 2024, 16:00

Fasson sulla elezione della Garante dei detenuti in consiglio comunale a Biella

Fasson sulla elezione della Garante dei detenuti in consiglio comunale a Biella

Riceviamo e pubblichiamo:

"Non c’è dubbio… presunzione, difficoltà ad elaborare intimamente la sconfitta, incapacità di accettare la perdita di potere, sono tutti tratti distintivi di una sinistra sempre più povera di contenuti e perfettamente rappresentata dai suoi Consiglieri Comunali di Biella…

Ne è una conferma la scomposta reazione sull’elezione della Garante dei detenuti.
Ciò che di questa vicenda sarebbe buffo, se non fosse drammatica, è che non si rassegnano all’idea che qualcuno possa avere una visione diversa dalla loro su persone, cose e fatti e, tanto meno, che qualcuno possa far meglio di loro!
La ricostruzione operata sui giornali in questi giorni su quanto accaduto è monca e merita di essere meglio illustrata. Mentre la Dott.ssa Boccadelli è stata rappresentata quale espressione della maggioranza che l’ha votata, la Dott.ssa Valcauda è stata erroneamente indicata come espressione della sinistra; da ricondursi invece alle forze civiche nelle cui fila si era candidata in occasione delle ultime elezioni amministrative e che l’hanno coerentemente sostenuta.

Diversamente, I talentuosi consiglieri del PD e della lista “Biella C’è”, non avendo loro candidati a ricoprire l’incarico, decidono di contestare le altre aspiranti, accanendosi poi con un curioso spirito democratico sulla eletta!

Se l’uscita di questi Consiglieri di minoranza dall’Aula al momento del voto ha avuto il merito di rendere ancora più evidente il “fiasco” politico che sono riusciti a collezionare, le assai discutibili esternazioni successive denunciano invece una scarsa considerazione per il lavoro svolto dagli Uffici, assai molto poco riguardo per i Dirigenti, mancanza di rispetto nei confronti dei Candidati ed un censurabile senso delle Istituzioni.

E’ straordinario come il Partito Democratico non riesca mai ad accettare che il proprio pensiero non sia condiviso ed è imbarazzante la spocchia, con la quale i suoi rappresentanti reagiscono alla libertà di pensiero altrui ed alle scelte democratiche, che non li premia.

Straordinario ma in ogni caso anche parecchio inquietante…."

Emanuela Fasson