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COSTUME E SOCIETÀ | 09 ottobre 2024, 06:50

La stazione ferroviaria di Miagliano “rivive” in un plastico, da 3 anni un lavoro di ricostruzione storica FOTO

L'opera, lunga 4 metri per un metro di larghezza, è la ricostruzione fedele dell'antica sede ferroviaria, in funzione per quasi 70 anni.

miagliano stazione

La stazione ferroviaria di Miagliano “rivive” in un plastico, un lavoro di 3 anni di ricostruzione storica FOTO

“L'idea era quella di mostrare la stazione di Miagliano, nel suo aspetto originale e nel funzionamento del suo impianto, inserita all'interno della storia del Lanificio Botto”. Parola di Davide Varesano dell'Associazione Ferrovia Biella-Oropa che, dal 2021, è al lavoro per realizzare un plastico dell'antica sede ferroviaria, in funzione per quasi 70 anni.

L'opera, lunga 4 metri per un metro di larghezza, è la ricostruzione fedele dell'edificio. “Insieme agli amici Gianclaudio Sogno e Daniele Podio, mi sono basato sulle stampe e le fotografie dell'epoca – sottolinea Varesano - Il lavoro è stato lungo, complesso, certosino ma siamo arrivati alle battute finali: manca solo la posa dei binari nella sede effettiva, assieme ai collegamenti elettrici e agli ultimi abbellimenti. Non solo: sarà interamente funzionante”.

Una volta concluso, il modellino della stazione rimarrà esposto al Lanificio Botto come parte integrante di una mostra che tratta la storia dello stabilimento di Miagliano. “Sarà anche sezionato per essere mostrato in altri luoghi del Biellese, ove ne verrà richiesta la disponibilità”. Il diorama dinamico è a cura dell'Associazione Amici della Lana, grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, in collaborazione con l'Associazione Ferrovie Biella-Oropa, ESSEMME Modellismo Milano, La Borsa del Treno Milano e Artuffo Modellismo di Torino.

Infine, qualche dato storico attorno il soggetto del plastico: la ferrovia Biella-Balma fu inaugurata il 31 dicembre 1891 e faceva parte della rete delle Ferrovie Economiche Biellesi, assieme alle linee Biella-Cossato-Vallemosso e Biella-Mongrando. La genesi di questa ferrovia è da attribuire alla famiglia di industriali tessili Poma che, a partire dal 1864, avevano costruito i cotonifici di Miagliano, Biella, Occhieppo Inferiore, Andorno e Sagliano. La stazione di Miagliano, punto nevralgico della ferrovia fino alla sua chiusura, era situata nel comune di Andorno e raccordata con il cotonificio.

La ferrovia fu, fin da subito, molto utilizzata sia per il trasporto degli operai e dei villeggianti (che si recavano agli stabilimenti idroterapici di Andorno) sia per le merci che quotidianamente raggiungevano le fabbriche raccordate. Con la fine del secondo conflitto mondiale e l'arrivo del boom economico cominciò a diminuire il trasporto delle merci fino alla soppressione del servizio ferroviario, avvenuto il 29 ottobre 1958.

g. c.

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