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ECONOMIA | 11 ottobre 2024, 06:50

Terziario con il freno tirato, Biella la provincia più in difficoltà del quadrante

Le unità locali del terziario del Biellese e del Vercellese hanno sperimentato rispettivamente un calo del -1.3% (-153 in valore assoluto) e del -1.1% (-111), mentre la provincia del VCO ha contenuto le perdite al -0.1% (-14). Nel Novarese, si è assistito invece ad una timida crescita di +5 unità (+0,02%).

Terziario con il freno tirato, Biella la provincia più in difficoltà del quadrante

Terziario con il freno tirato, Biella la provincia più in difficoltà del quadrante

Il 2023 si è rivelato un anno tutto in salita per il tessuto economico del Paese, ma Biella è la provincia del quadrante che ha patito di più. La presentazione dei dati elaborati da Alessandro Minello, direttore del Centro Studi sul Terziario del Piemonte Nord dall'Ente Bilaterale di Vercelli, Novara, Biella e Vco, è stata fatta ieri giovedì 10 ottobre in Ascom Biella da parte di Luca Trinchitella presidente dell'Ente Bilaterale Biella. 

"Biella è stata la  provincia del quadrante che ha registrato una maggiore difficoltà - ha spiegato Trinchitella - . Una soluzione per la ripresa potrebbe essere quella che le 4 provincie unissero le forze nel settore de turismo facendo dialogare tra loro le diverse Atl".

Tutte le province hanno evidenziato una flessione delle realtà d’impresa, ad eccezione di Novara; le unità locali del terziario del Biellese e del Vercellese hanno sperimentato rispettivamente un calo del -1.3% (-153 in valore assoluto) e del -1.1% (-111), mentre la provincia del VCO ha contenuto le perdite al -0.1% (-14). Nel Novarese, si è assistito invece ad una timida crescita di +5 unità (+0,02%).  

Per quanti riguarda la Biella al 31/12/2023 sono risultate attive 17.726 aziende nel sistema economico complessivo della provincia; di queste, 11.436 operavano nel settore terziario e coprivano il 21.3% di quelle presenti nel territorio del Piemonte Nord. 

Nel dettaglio, per quanto riguarda il commercio, le attività del commercio (pari al 37.9% del terziario provinciale) hanno continuato a diminuire in provincia (-2.9%), anche nel 2023. Le perdite più gravose vengono registrate dall’“Ingrosso”, in flessione del -4.5% (-68); il “Dettaglio” cede, invece, il -2.1% (-49), mentre le “Altre attività commerciali” il -1.8% (-11). A livello territoriale, la maggior parte delle imprese del settore risulta sempre localizzata nell’area di “Biella, Valle Oropa”, in calo del -2.4% dal 2022, mentre la delegazione della “Val Sessera, Valle Mosso e Prealpi Biellesi” ha mostrato la contrazione più severa, pari al -6.9%. A fronte di queste tendenze, al 31 dicembre 2023, si contavano quindi 2.312 esercizi al dettaglio, 1.439 all’ingrosso e 588 di altro tipo nel complesso del settore.

Turismo: nel corso del 2023, anche questo settore è stato interessato da una dinamica negativa, nella misura del -0.8% (corrispondente a -13 unità locali, rispetto allo stock di fine 2022). Su tale risultato ha inciso il calo che ha coinvolto i “Bar e attività di ristorazione” (-2.5%, corrispondente a -28 esercizi), soprattutto nella zona “Val Sessera, Valle Mosso e Prealpi Biellesi” (-6.3%) e della “Valle Cervo” (-10.9%). All’opposto, “Alberghi e strutture ricettive” del territorio sono cresciuti del +3.1%, per un totale di +3 attività con sede in “Valle Cervo” e nell’“Area Occidentale - Pianura”. In aumento anche le “Altre attività turistiche”, nella misura del +4.0% (+12). A fine 2023 si contavano, quindi, 1.518 imprese turistiche, il 72.7% delle quali attive nel segmento dei pubblici esercizi.

Con riferimento ai servizi, la provincia di Biella segna una debole flessione (-0.2%, ovvero -12 in valore assoluto), manifestando un andamento in contrapposizione a quelli di Novara, VCO e Vercelli. Il risultato di Biella è dovuto all’arretramento delle “Altre attività di servizi” (-1.7%), visto che i “Servizi alle imprese” sono cresciuti del +2.6% e i “Servizi alla persona” sono rimasti sostanzialmente stabili (+0.2%). Relativamente ai “Servizi alle imprese”, il bilancio positivo ha interessato soprattutto l’area della “Val Sessera, Valle Mosso e Prealpi Biellesi” (+4.6), quella di “Biella, Valle Oropa” (+4.3%) e, pur in misura minore, l’“Area Nord Orientale – Pianura” (+1.9%) e la “Valle Cervo” (+1.8%). 

Dal punto di vista occupazionale? Nel 2023 il Biellese ha registrato 21.802 avviamenti, concorrendo al 16.3% dei contratti attivati in tutto il Piemonte Nord. Le aziende terziarie locali hanno avviato 16.819 rapporti di lavoro, pari al 77.1% del totale provinciale, in aumento del +3.0% su base annua. Il 59.0% degli avviamenti ha interessato personale di genere femminile, in crescita del +1.7% (corrispondente a +167 neoassunte) rispetto al 2022; allo stesso tempo, sale del +5.0% la manodopera maschile (+329). Il personale di nazionalità italiana (pari all’86.6% del totale) ha registrato un incremento del +2.8% (+393) in provincia, mentre quello di origine straniera ha evidenziato un +4.8% (+103). Relativamente alla classe d’età, si è rilevata una dinamica in aumento molto sostenuta nel caso degli over 65 (+60.9%, +62); crescita di rilievo si registra anche per la classe 35-64, che chiude l’anno a +4.7% (+382), mentre rimane abbastanza stabile la richiesta di giovani fino ai 34 anni (+0.3%, +22). 

s.zo.

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